Come abbiamo visto, nella grande maggioranza dei casi
il soffio al cuore scompare quando scompare la sua causa: crescita naturale nel caso dei bambini, altre condizioni che non hanno a che fare con il cuore negli adulti (ad esempio, una volta intervenuti correttamente sulla
disfunzione tiroidea o sulla febbre). Ma se la sua origine è invece una patologia che interessa il funzionamento cardiaco e si rivela un disturbo invalidante, è
necessario intervenire.
Se, ad esempio, si è verificato il
danneggiamento di una valvola, la si ripara o la si sostituisce chirurgicamente. Se dipende dal
restringimento delle arterie, si procede a un’angioplastica percutanea in anestesia locale: si inserisce lo stent, che dilata e sostiene la parete dell’arteria, attraverso una semplice puntura nell’arteria femorale o nell’arteria radiale. Lo stent può essere d’acciaio medicato a rilascio di farmaco oppure perfino in materiale riassorbibile all’interno delle arterie. Il paziente può tornare a casa già il giorno dopo l’intervento e tornare a una normale vita quotidiana.