Il
ginocchio è tra le articolazioni più vulnerabili del nostro corpo: le lesioni dei legamenti o lo sviluppo di osteoartrite sono solo alcune delle cause più comuni che possono compromettere il funzionamento di questa delicata articolazione e diminuire così la qualità della vita di persone comuni e atleti professionisti.
Quando un paziente presenta un problema al ginocchio, uno degli aspetti più importanti per una corretta diagnosi è la caratterizzazione precisa della funzionalità dell’articolazione. Tuttavia, fino a oggi queste indagini sono state condotte con tecniche di imaging statico, come la
Risonanza Magnetica tradizionale, che non restituiscono in pieno la complessità delle relazioni tra le strutture anatomiche dell’articolazione in movimento. Per ottenere queste informazioni sono necessarie
tecniche di imaging dinamico, come l’ecografia e la risonanza magnetica dinamiche: questi esami forniscono uno strumento in più per comprendere il funzionamento del ginocchio in condizioni fisiologiche, ma anche per indagare l'eziologia delle malattie muscoloscheletriche e progettare trattamenti più efficaci.
Per migliorare l'accuratezza dell’imaging del ginocchio, il gruppo del
Prof. Giuseppe Monetti, specialista di Radiologia Radiodiagnostica presso
Primus Forlì Medical Center, ha sviluppato un impianto compatibile con lo scanner della risonanza magnetica che permette di guidare la flessione del ginocchio del paziente durante l’esame. Questo studio, i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista scientifica
Applied Sciences, è stato condotto in particolare dal Dott. Michele Conconi, del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, e dal dott. Filippo De Carli, radiologo di Primus Forlì Medical Center.
Che cos’è la Risonanza Magnetica Dinamica?
La risonanza magnetica dinamica è una tecnologia diagnostica all’avanguardia che permette di studiare in modo non invasivo le caratteristiche funzionali del ginocchio, in particolare l'interazione tra tutti i tessuti e le strutture presenti nell’articolazione.
Questa indagine, che è
tra le tecniche di imaging più avanzate, è condotta mediante uno scanner “aperto”: questo fornisce lo spazio necessario per una notevole gamma di movimenti del ginocchio e permette di scansionare la persona in posizione verticale. In questo modo, è possibile analizzare il funzionamento dell’articolazione in condizioni di carico fisiologiche, cioè sotto l'azione del peso e dei muscoli.
Grazie a uno specifico algoritmo, lo scanner è inoltre in grado di ricostruire la cinematica tridimensionale del ginocchio, cioè i suoi movimenti nello spazio, a partire dai dati rilevati dalla risonanza magnetica dinamica. In questo modo è possibile, per esempio, studiare l’interazione complessa delle strutture articolari durante la flessione del ginocchio sotto carichi fisiologici.
Quali sono le applicazioni della Risonanza Magnetica Dinamica?
In ambito clinico, la Risonanza Magnetica Dinamica fornisce informazioni complementari a quelle della RM tradizionale, che restituisce immagini delle strutture articolari molto accurate ma statiche. La Risonanza Magnetica Dinamica permette invece di osservare in tempo reale come le strutture articolari interagiscono durante uno specifico movimento.
Rispetto alla Risonanza Magnetica tradizionale, la quantità e l’accuratezza delle informazioni ottenibili dalla Risonanza Magnetica Dinamica è nettamente superiore e questo aiuta lo specialista e individuare la causa di un dolore all’articolazione oppure a testare la lassità dei legamenti in seguito a un trauma.
In futuro, questa possibilità di misurare in modo non invasivo il movimento delle singole articolazioni potrà aiutare a costruire
modelli articolari e muscoloscheletrici specifici per ciascun paziente e a definire così
strategie terapeutiche: una prospettiva particolarmente interessante per andare incontro alle esigenze sia di atleti professionisti che abbiano subito infortuni, sia di persone che presentino dolori alle articolazioni a causa di infortuni, traumi o interventi chirurgici risalenti anche a diversi anni prima.