La coronarografia, procedura che consente di visualizzare le arterie coronariche con un catetere cardiaco, e la colonscopia, che esplora le pareti interne del colon in endoscopia, sono esami invasivi che, in alcuni casi, a discrezione del medico, possono essere sostituiti da
alternative più facilmente tollerabili dai pazienti come la
TC cardiaca e la
colonscopia virtuale. Per capire in cosa consistano, per quali pazienti siano indicati, quali siano i vantaggi e le patologie diagnosticate, parliamo di questi esami non invasivi con il
Dottor Mario Murrone, responsabile della
Diagnostica per immagini di
Città di Lecce Hospital.
In cosa consiste la TC cardiaca, dott. Murrone?
“La TC cardiaca è un’angioTC del torace complessa. Viene detta ‘complessa’ in quanto consente di evidenziare le arterie coronariche, che sono delle arterie di piccole dimensioni, che vanno dai 5 mm a 1 mm, e permette quindi di valutare l’origine delle coronarie dall’aorta, il loro decorso e l’eventuale presenza di una riduzione di calibro. Questo esame diagnostico consente, inoltre, di individuare placche aterosclerotiche a livello delle coronarie e la loro caratterizzazione, e cioè se si tratta di una placche calcifiche (dovuta a depositi di calcio), fibrotiche (dovuta a traumi o cicatrizzazioni) o fibrocalcifiche”.
Per quali pazienti è indicato questo tipo di indagine?
“La TC cardiaca è un’opzione indicata per diverse tipologie di pazienti. Come prevenzione primaria, nei candidati a interventi di chirurgia cardiaca non coronarica, quindi valvolare. Ma anche come indagine diagnostica in persone a basso e a intermedio rischio di patologia coronarica, in particolare in chi ha già effettuato un’ECG da sforzo con risultati discordanti oppure dubbi”.
Come si esegue l’esame?
“L’esame non è doloroso né invasivo e si esegue come qualsiasi altra TC. In una prima fase vengono posizionati degli elettrodi sul torace del paziente sdraiato supino, e il medico valuta l’esatto ritmo e l’esatto tracciato elettrocardiografico. L’esame dura pochi secondi. Successivamente è eseguita la scansione vera e propria e i dati vengono inviati alla consolle ‘di ricostruzione e di refertazione’. Questo passaggio consente di ricostruire il vaso e di identificare con correttezza l’eventuale presenza, la quantificazione, l’esatta origine e il decorso di stenosi (restringimento del vaso)”.
Quali sono i vantaggi della TC cardiaca?
“La TC cardiaca ci consente di identificare con precisione la patologia coronarica senza effettuare esami invasivi come la coronarografia”.
Che cos’è, invece, la colonscopia virtuale?
“La colonscopia virtuale è una TC volumetrica del colon, che viene eseguita previa insufflazione di aria da un catetere rettale, con una scansione supina e prona del paziente”.
A cosa serve?
“Può essere utile, in alcuni casi, come alternativa alla colonscopia tradizionale. In particolare quando la colonscopia risulta incompleta, per esempio in presenza di dolicomegacolon, in presenza di patologie diverticolari infiammatorie o a causa di stenosi serrate del colon. Tutte eventualità che non consentono l’introduzione e il passaggio dell’endoscopio come durante una colonscopia tradizionale. La colonscopia virtuale è un’indagine diagnostica molto utile, inoltre, per i pazienti che mal sopportano l’introduzione del colonscopio per via anale”.
Perché la colonscopia virtuale è un esame meno invasivo e più puntuale?
“È un esame meno invasivo, rispetto alla colonscopia tradizionale, in quanto non viene introdotto l’endoscopio flessibile nel colon, quindi è più tollerato dal paziente. È anche più puntuale, perché permette di vedere non solamente il lume del viscere (cioè la cavità centrale) ma, essendo una TC dell’addome, anche ciò che è all’esterno del viscere, che potrebbe generare eventuali complicanze”.
Quali patologie è in grado di diagnosticare?
“Grazie alla colonscopia virtuale è possibile l’identificazione dei polipi come screening del tumore del retto, soprattutto nei pazienti a basso rischio, e l’identificazione della malattia diverticolare, ma è utile anche in presenza di colonscopia incompleta”.
Di quale strumentazione dispone Città di Lecce Hospital?
“È presente una TC della Siemens a 256 strati a doppio tubo di ultima generazione, un apparecchio che consente di avere una ridotta esposizione radiogena per il paziente, un aumento della velocità di esecuzione e una migliore risoluzione temporale”.
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