G.B. Mangioni Hospital / 20 febbraio 2023

La storia di Igor: la tecnica Ilizarov gli ha salvato la gamba

Data ultimo aggiornamento: 20 febbraio 2023
La storia di Igor: la tecnica Ilizarov gli ha salvato la gamba
Igor - nome di fantasia - è un ragazzo di 17 anni dell’Est Europa, affetto da frattura di gamba complicata da una pseudoartrosi infetta. Rischiava l’amputazione dell’arto, ma un trattamento chirurgico eseguito con tecnica Ilizarov ha permesso la guarigione della pseudoartrosi con correzione della deformità ossea.

Il dottor Maurizio Catagni dell'Ortopedia e Traumatologia di G.B. Mangioni Hospital di Lecco, descrive le fasi di questo trattamento lungo e delicato.
 

La tecnica Ilizarov

“Per ricostruire le perdite ossee con la tecnica Ilizarov si produce una interruzione dell’osso da trattare e si sottopone la frattura a distrazione così che, il callo osseo che si produce a livello della interruzione ossea, riempie lo spazio che si viene a creare dall’allungamento, ricostruendo un osso naturale senza la necessità di alcun trapianto.

Per eseguire questa tecnica, i segmenti ossei vengono stabilizzati mediante fili e  e viti, collegate ad un fissatore esterno circolare. I vari anelli del fissatore circolare sono collegati tra sono da aste filettate bloccate da semplici dadi. Agendo in allungamento sulle aste filettate, ad un ritmo di 0.75-1 millimetro al giorno, gli anelli del fissatore muovono in distrazione i frammenti ossei cui sono stabilizzati. Inoltre, manipolando con cerniere il fissatore, si possono contemporaneamente correggere anche deformità angolari o rotatoria. Alla fine del procedimento di ricostruzione e allungamento, il fissatore viene mantenuto sull’arto sino al raggiungimento di una perfetta consolidazione dell’osso.


Durante il trattamento il paziente - approfondisce il dottor Catagni - può, anzi deve, fare uso dell’arto anche con un carico, se pur non completo, ma adatto ad una stimolazione dell’informazione meccanica che favorisce una consolidazione ossea."
 

Il caso di Igor

“Il caso di Igor ha richiesto un trattamento complesso con tecnica Ilizarov per la correzione della deformità dell’osso. Il giovane paziente è arrivato da noi con una prognosi negativa e un’indicazione all’amputazione dell’arto. Gli esiti di una frattura della tibia, complicata da pseudoartrosi infetta avevano privato la gamba della sua funzionalità.

La prima fase del trattamento con tecnica Ilizarov è stata la resezione dell’osso necrotico e infetto. Temporaneamente, abbiamo applicato un fissatore assiale per eseguire l’intervento. Contestualmente, abbiamo inserito il fissatore circolare esterno con i dadi di trazione.

La parte cruciale dell’intervento è stata la tecnica che in gergo clinico chiamiamo tetrafocale, che è consistita nell’applicare il fissatore e i dadi in modo tale da eseguire due allungamenti e due compressioni dell’osso, per correggerne la deformità indotta dalla pseudoartrosi” - racconta ancora il dottore.

“In una fase successiva, abbiamo eseguito una revisione dei frammenti ossei giunti a contatto. Quindi abbiamo innestato del tessuto osseo prelevato dalla cresta iliaca del paziente stesso, e riallineato l’osso attraverso ulteriori snodi nel sistema di trazione.

Per 14 mesi, Igor ha continuato ad indossare il dispositivo agganciato all’osso e ben visibile dall’esterno, come una sorta di gabbia metallica. Questa è stata la fase di consolidamento dell’intervento. Dopo 14 mesi, l’osso era allineato e consolidato e il paziente riusciva a camminare e piegare la gamba correttamente” - chiarisce il dottor Catagni.
 

Il trattamento anche in fase di ulteriori fratture

Circa un anno dopo Igor ha subito un altro trauma, questa volta all’altezza del femore. Nel suo Paese di origine, la frattura è stata trattata con l’applicazione del gesso, ma di nuovo l’osso era rimasto deformato. "Abbiamo quindi eseguito un nuovo trattamento con tecnica Ilizarov - spiega il dottore - per correggere la deformità del femore. Questo ci ha consentito di allineare le strutture ossee, di consolidare il risultato di correzione della deformità e di ottenere un recupero della funzione della gamba soddisfacente. Soprattutto, grazie alla tecnica Ilizarov, siamo riusciti ad evitare l’amputazione dell’arto di un ragazzo adolescente” - conclude il dottore. 
Revisione medica a cura di: Dott. Maurizio Catagni

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