Anthea Hospital - Bari / 25 febbraio 2021

Tilt Test: cos’è e quando si esegue

Tilt Test: cos’è e quando si esegue
Presso l’Unità Operativa di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione dell’Anthea Hospital di Bari è possibile effettuare il Tilt Test: abbiamo chiesto al Dott. Giuseppe Stabile, direttore del dipartimento di Aritmologia ed Elettrofisiologia della struttura e Responsabile del servizio di Elettrofisiologia dell’Area Bari, di descrivere l’esame e quando è opportuno farlo.
 
Il Tilt Test, noto anche come Head Up Tilt Test o test di stimolazione ortostatica passiva, è un esame diagnostico che permette un monitoraggio continuo della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca del paziente durante il passaggio dal clinostatismo all’ortostatismo, cioè da una posizione orizzontale a una posizione quasi del tutto verticale, e durante lo stazionamento in posizione semi-verticale. Il test è condotto su un letto basculante, al quale il paziente è assicurato con apposite fasce avvolgenti, indispensabili per sostenerlo in caso di perdita di coscienza. Il Tilt Test può essere eseguito solo in strutture ospedaliere e da personale medico-sanitario specializzato.
 

Quando eseguire il Tilt Test

 Il Tilt Test è generalmente eseguito nei pazienti che presentano perdite di coscienza temporanee, anche dette sincopi, che non hanno cause note, più raramente per la diagnosi di forme sintomatiche di ipotensione ortostatica cioè un rapido calo della pressione arteriosa quando si assume la posizione eretta e per la diagnosi di alcune forme di disfunzione autonomica (condizione in cui il sistema nervoso autonomo presenta malfunzionamenti).
 
Con il termine sincope si intende una perdita brusca e temporanea della coscienza, a risoluzione spontanea e, in genere, rapida (entro pochi secondi). La sincope è causata da una riduzione transitoria e globale del flusso di sangue al cervello. Le sincopi possono essere benigne o secondarie a varie patologie cardiache (come stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica), ma in ogni caso possono rappresentare un pericolo per il paziente, per eventuali cadute o per il rischio di incidenti.
 

Preparazione al Tilt Test

Il paziente candidato al Tilt Test deve informare dell’assunzione di eventuali terapie farmacologiche il medico, che valuta se è il caso di sospenderle e quanto tempo prima dell’esame farlo. In qualsiasi caso, a scopo precauzionale, è bene riferire allo specialista di qualsiasi tipo di disturbo o patologia.
 
Nel giorno dell’esecuzione è necessario non mangiare e non bere per almeno 2-3 ore prima del test.
 

Come si esegue e quando dura il Tilt Test

Il paziente è fatto accomodare sul letto basculante in posizione orizzontale e viene assicurato ad esso mediante apposite fasce avvolgenti, che si trovano all’altezza del torace e dell’addome. Il letto è dotato anche di un appoggio per i piedi. Grazie alla capacità di ruotare, il letto motorizzato è in grado di simulare il passaggio dal clinostatismo all’ortostatismo, ma senza l’effetto della contrazione isometrica dei muscoli delle gambe (che si verifica di norma quando il paziente si trova in piedi e che favorisce il ritorno del sangue dalle gambe al cuore).
 
Prima dell’inizio dell’esame, si applicano sul paziente gli elettrodi necessari per la registrazione continua dell’elettrocardiogramma (ECG) e il bracciale per la misurazione della pressione arteriosa.
 
Il Tilt Test si compone di diverse fasi.
  •  Fase basale: il letto basculante rimane in posizione orizzontale, con il paziente in posizione supina, per circa 5 minuti. Nel frattempo, i parametri vitali vengono continuamente monitorati.
  • Fase passiva: il letto basculante viene inclinato di circa 60°-80°, in modo tale da far assumere al paziente una posizione semi-verticale. Questa posizione viene generalmente mantenuta per 20 minuti. I parametri vengono sempre monitorati.
  • Fase potenziata farmacologicamente: in base alle esigenze diagnostiche, può essere prevista la somministrazione di farmaci allo scopo di innescare il riflesso sincopale. In questa fase, il letto rimane inclinato come nella fase passiva, e al paziente è somministrato un vasodilatatore, generalmente per via sublinguale. Dopo la somministrazione del farmaco, la posizione semi-verticale viene mantenuta per altri 20 minuti circa e i parametri monitorati. Il farmaco, grazie al dosaggio basso, non ha generalmente controindicazioni, e il suo effetto svanisce passati 10/15 minuti.
 
Il Tilt Test è considerato concluso quando si verifica uno dei seguenti eventi:
  • si manifesta la sincope;
  • si manifestano alterazioni significative della pressione arteriosa e/o della frequenza cardiaca tali da permettere la formulazione di una diagnosi;
  • il paziente perde di coscienza durante l’esecuzione del test, anche se non sono state completate tutte le fasi. In questo caso, l’esame viene interrotto immediatamente.
 

Quali complicazioni possono insorgere durante e dopo il Tilt Test?

Durante l’esecuzione del Tilt Test potrebbero insorgere complicazioni e sintomi fastidiosi per il paziente, alcuni dei quali possono perdurare anche dopo il termine dell’esame. Questo rende sconsigliata la guida dopo l’esame e quindi è necessario che il paziente sia accompagnato.
 
Oltre al possibile manifestarsi della sincope, potrebbero insorgere i seguenti sintomi, sia prima dello svenimento che come unica manifestazione: nausea e/o vomito, vertigini, sudorazione, tachicardia, stanchezza e debolezza o ipotensione, manifestazioni che possono permanere anche dopo la conclusione del test.
 
L’esecuzione del Tilt Test, considerato un esame diagnostico utile e sicuro, risulta controindicata in presenza di: grave stenosi della valvola aortica o della valvola mitrale, grave coronaropatia, cardiomiopatia ipertrofica, in presenza di una diagnosi certa di sincope riflessa. 
 

Interpretazione dei risultati del Tilt Test

Il Tilt Test è negativo quando il paziente non manifesta sintomi di alcun tipo e i valori di pressione sanguigna e frequenza cardiaca non subiscono alterazioni significative.
 
Il Tilt Test è positivo se si verifica la sincope e/o se si verificano brusche diminuzioni della pressione sanguigna (ipotensione) e/o della frequenza cardiaca (bradicardia).
 
In alcuni pazienti potrebbero verificarsi risposte che suggeriscono diagnosi alternative: graduale diminuzione della pressione arteriosa sistolica e diastolica con variazione modesta della frequenza cardiaca (tipica della disfunzione autonomica); significativo incremento della frequenza cardiaca (aumento superiore ai 30 battiti al minuto) con modesta variazione della pressione arteriosa (sindrome della tachicardia posturale ortostatica).
 
In funzione dei risultati ottenuti e dei dati raccolti in sede d’esame, il medico potrebbe produrre una diagnosi, ma anche suggerire di effettuare ulteriori test e analisi.
 
La somministrazione di farmaci durante il Tilt Test potrebbe scatenare una sincope anche in soggetti sani, non predisposti o che non hanno mai sofferto di questo tipo di disturbi, e portare a risultati falsi positivi.
 
 

Per maggiori informazioni contatta Anthea Hospital allo 080.5644111
o compila il form di richiesta

Revisione medica a cura di: Dott. Giuseppe Stabile

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