Abitudini alimentari e
reflusso gastroesofageo sono strettamente connessi tra loro, a livello di cause, terapia ma soprattutto prevenzione. L’alimentazione gioca quindi un ruolo molto importante nel panorama del trattamento del reflusso gastroesofageo.
Cosa è il reflusso gastroesofageo?
Dal punto di vista medico, il reflusso è una condizione caratterizzata da episodi ripetuti di risalita del contenuto gastrico verso l’esofago. I sintomi più frequenti sono la pirosi, cioè sensazione di bruciore di stomaco, e il rigurgito acido, cioè la spontanea risalita di contenuto gastrico acido fino in gola o alla cavità orale. Il reflusso gastroesofageo può però anche manifestarsi con sintomi meno tipici quali
tosse o raucedine. Diversi fattori possono contribuire al suo sviluppo fra cui sovrappeso/obesità, fumo di sigaretta,
ernia iatale e assunzione di alcuni farmaci. Senza dimenticare lo stress e uno stile alimentare poco corretto.
Come si interviene in caso di reflusso?
E’ possibile intervenire in 2 modi:
1. Con la terapia farmacologica con farmaci che riducono la produzione acida da parte dello stomaco;
2. Con una terapia dietetica specifica
Cosa consiglia a chi soffre di reflusso gastrico?
Seguire una terapia dietetica specifica può contribuire a contrastare gli effetti del reflusso. Sarebbe meglio evitare quegli alimenti che possono aumentare l’acidità gastrica:
- Alimenti troppo grassi (fritti, carni grasse, salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina o burro);
- caffè e thè;
- cioccolato;
- pomodori;
- agrumi;
- alcolici e superalcolici;
- bibite gassate;
- alcune spezie come peperoncino, pepe, curry, noce moscata, ecc.
- evitare cibi o bevande troppo caldi o troppo freddi
E preferire invece alimenti con ridotto contenuto di grassi, cereali integrali ed almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Anche i tipi di cotture possono influire e andrebbero favorite:
- cottura al cartoccio/vapore/a basse temperature;
- consumo di olio a crudo;
5 consigli per chi soffre di reflusso (e non solo)
Con il supporto della dott.ssa Lapini, abbiamo preparato una lista di 5 suggerimenti da seguire nella vita di tutti i giorni:
- Preferire pasti piccoli e frequenti, evitando le grandi abbuffate o i digiuni per lunghi periodi di tempo. Una corretta alimentazione dovrebbe prevedere sempre 5 pasti: 3 principali (colazione-pranzo-cena) e 2 spuntini.
- Pasti lontani dal riposo notturno: è consigliato attendere almeno 2 ore prima di andare a dormire.
- Non assumere una posizione supina subito dopo i pasti: Elevare la spalliera del letto di 10-15 cm aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati ed impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco
- Controllo del peso corporeo: l’accumulo di tessuto adiposo cosiddetto “addominale” a livello del girovita rappresenta uno dei fattori che maggiormente contribuiscono alla malattia da reflusso gastroesofageo.
- Masticare con calma: anche il tempo del pasto e la masticazione incidono sulla presenza di reflusso gastrico. Il consiglio è quello di masticare lentamente ed allungare il tempo del pasto ad almeno 25 minuti.
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