/ 09 maggio 2018

5 consigli per chi soffre di reflusso gastrico

5 consigli per chi soffre di reflusso gastrico
Abitudini alimentari e reflusso gastroesofageo sono strettamente connessi tra loro, a livello di cause, terapia ma soprattutto prevenzione. L’alimentazione gioca quindi un ruolo molto importante nel panorama del trattamento del reflusso gastroesofageo.
 
Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Elisa Lapini, dietologa del Ravenna Medical Center, poliambulatorio di GVM Care & Research.
 
Cosa è il reflusso gastroesofageo?
 
Dal punto di vista medico, il reflusso è una condizione caratterizzata da episodi ripetuti di risalita del contenuto gastrico verso l’esofago. I sintomi più frequenti sono la pirosi, cioè sensazione di bruciore di stomaco, e il rigurgito acido, cioè la spontanea risalita di contenuto gastrico acido fino in gola o alla cavità orale. Il reflusso gastroesofageo può però anche manifestarsi con sintomi meno tipici quali tosse o raucedine. Diversi fattori possono contribuire al suo sviluppo fra cui sovrappeso/obesità, fumo di sigaretta, ernia iatale e assunzione di alcuni farmaci. Senza dimenticare lo stress e uno stile alimentare poco corretto.
 
Come si interviene in caso di reflusso?
 
E’ possibile intervenire in 2 modi:
1. Con la terapia farmacologica con farmaci che riducono la produzione acida da parte dello stomaco;
2. Con una terapia dietetica specifica 
 
Cosa consiglia a chi soffre di reflusso gastrico?
 
Seguire una terapia dietetica specifica può contribuire a contrastare gli effetti del reflusso. Sarebbe meglio evitare quegli alimenti che possono aumentare l’acidità gastrica:
  • Alimenti troppo grassi (fritti, carni grasse, salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina o burro);
  • caffè e thè;
  • cioccolato;
  • pomodori;
  • agrumi;
  • alcolici e superalcolici;
  • bibite gassate;
  • alcune spezie come peperoncino, pepe, curry, noce moscata, ecc.
  • evitare cibi o bevande troppo caldi o troppo freddi
E preferire invece alimenti con ridotto contenuto di grassi, cereali integrali ed almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura. Anche i tipi di cotture possono influire e andrebbero favorite:
  • cottura al cartoccio/vapore/a basse temperature;
  • consumo di olio a crudo;

 
5 consigli per chi soffre di reflusso (e non solo)
 
Con il supporto della dott.ssa Lapini, abbiamo preparato una lista di 5 suggerimenti da seguire nella vita di tutti i giorni:
  1. Preferire pasti piccoli e frequenti, evitando le grandi abbuffate o i digiuni per lunghi periodi di tempo. Una corretta alimentazione dovrebbe prevedere sempre 5 pasti: 3 principali (colazione-pranzo-cena) e 2 spuntini.
 
  1. Pasti lontani dal riposo notturno: è consigliato attendere almeno 2 ore prima di andare a dormire.
 
  1. Non assumere una posizione supina subito dopo i pasti: Elevare la spalliera del letto di 10-15 cm aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati ed impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco
 
  1. Controllo del peso corporeo: l’accumulo di tessuto adiposo cosiddetto “addominale” a livello del girovita rappresenta uno dei fattori che maggiormente contribuiscono alla malattia da reflusso gastroesofageo.
 
  1. Masticare con calma: anche il tempo del pasto e la masticazione incidono sulla presenza di reflusso gastrico. Il consiglio è quello di masticare lentamente ed allungare il tempo del pasto ad almeno 25 minuti.
 

 
Per ulteriori informazioni telefona allo 0544 407077 oppure scrivici 

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