Villa Torri Hospital / 21 giugno 2022

Ansia e stress, come fare per gestirle al meglio

Ansia e stress, come fare per gestirle al meglio
In una società moderna e sempre più veloce come quella di oggi, i disturbi d’ansia sono diventati più frequenti. Molte persone sperimentano stati d’ansia o grandi periodi di stress durante la propria vita, basti pensare a un colloquio di lavoro, giornate lavorative costellate di richieste, problemi familiari o malattie croniche.

L’ansia – spiega la dott.ssa Ildegarda Gardini, psicologa, psicoterapeuta e Istruttrice Senior di protocolli Mindfulness Based a Villa Torri Hospital di Bologna – è una risposta fisiologica del nostro corpo ad alcune situazioni percepite come pericolose. Il corpo reagisce emotivamente ad una situazione considerata rischiosa, causando uno stato di apprensione. Lo scopo degli stati d’ansia è proprio preparare il corpo ad una minaccia incombente.

Questa reazione non è sempre negativa, ma, al contrario, entro certi livelli è utile e necessaria per affrontare un’emergenza. Si parla in questo caso di ansia fisiologica che genera dei sintomi come aumento della sudorazione, accelerazione dei battiti cardiaci, agitazione e tremore. Lo stato di stress mobilita infatti una grande quantità di energie, tale da migliorare la performance per un breve lasso di tempo. Solitamente tale attivazione si riduce quando le cause vengono rimosse e l’organismo può velocemente rientrare in uno stato di normalità.

Nelle società contemporanee, tuttavia, accade spesso che le richieste dell’ambiente permangano per lungo tempo. Questo ben al di là delle capacità del nostro organismo di sostenere una situazione stressante. L’ansia diventa così patologica e disfunzionale, perché essendo persistente e intensa interferisce con la nostra prestazione. Si tratta di una risposta inappropriata del nostro corpo che si manifesta con disturbi evidenti. Chi ne soffre può avvertire un senso di oppressione, un dolore al torace e l’impossibilità di agire e di muoversi. Si tratta di attacchi d’ansia. In questi casi, l’agitazione diventa così elevata da creare un effetto paralizzante.

Se è fondamentale imparare a riconoscerne i sintomi, capire come combattere l’ansia lo è ancora di più. l primo passo è monitorare i segnali che la mente e il corpo mostrano quando si è sotto stress. Ogni persona infatti vive questo stato in modo differente. Definire e prendere nota di queste situazioni si rivela molto utile per combattere lo stress e prevenirne e gestirne gli effetti collaterali. Una volta capaci di riconoscere i segnali di stress e le situazioni che li attivano è necessario gestire l’attivazione fisiologica insita nella risposta di stress.

Il trattamento elettivo per la cura dei disturbi d’ansia è la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che può essere associata a un trattamento farmacologico. La psicoterapia cognitivo-comportamentale mira a eliminare o ridurre i sintomi dell’ansia e a raggiungere un adeguato adattamento dell’individuo all’ambiente utilizzando tecniche comportamentali e tecniche di ristrutturazione cognitiva.

Si può ricorrere a trattamenti farmacologici per patologie conclamate, quando l'ansia è dovuta a una malattia organica. In caso di ansia situazionale è necessario che l'individuo superi da sé quel difficile momento, eventualmente può avvalersi per brevi periodi di farmaci ipnotico-sedativi. In caso di ansia patologica/cronica si interviene con terapia farmacologica a lungo termine da associare ad un percorso di psicoterapia.

Uno dei segreti per tenere a bada gli attacchi d’ansia è riuscire a controllare la respirazione: spesso ci dimentichiamo che respiro e ansia sono interconnessi, respirando in modo controllato è possibile combattere l’ansia stessa. La respirazione diaframmatica o addominale attiva il sistema nervoso parasimpatico, dedicato al recupero della calma. Dunque, può essere un’ottima alleata contro i sintomi respiratori dell’ansia.

Imparare a respirare in maniera più profonda e consapevole, coinvolgendo il diaframma e spingendo l’aria verso la parte bassa dei polmoni, aiuta a diminuire la frequenza cardiaca, che tende invece ad accelerare tra chi soffre d’ansia. Inoltre, agisce efficacemente sul rilassamento del corpo e della mente, anche grazie alla migliore ossigenazione del sangue.

Ancora, al fine di ridurre lo stress, soprattutto se cronico, può essere utile apprendere delle tecniche di rilassamento. Il rilassamento è quello stato psicofisiologico in cui l’attività del corpo si stabilizza su livelli di normalità: quando si è in questo stato il fisico non è sollecitato per rispondere a richieste ambientali e pertanto è percepito come uno stato di benessere e serenità. Questa tecnica prevede l’alternarsi di momenti in cui sono contratti volontariamente alcuni muscoli e momenti in cui questi muscoli sono rilasciati. Ad esempio, si potrà iniziare a stringere le mani per cinque secondi per poi rilasciarle improvvisamente per i successivi quindici. Si passerà poi alle braccia, alle spalle, alle cosce, ai piedi e al volto, per poi iniziare nuovamente il ciclo e completarlo tre volte. Anche alcune discipline dedicate alla meditazione, come la Mindfulness, yoga o il Tai Chi, possono aiutare nella gestione dei disturbi d’ansia.

Un ultimo aspetto, ma non ultimo per importanza, spesso sottovalutato è il rispetto della quantità e della qualità di sonno. Quando siamo sotto stress gli ormoni responsabili dell’attivazione fisiologica (glicocorticoidi) stimolano il cervello rendendo difficile l’addormentamento o disturbando le fasi profonde del sonno. Allo stesso tempo, essendo il sonno il momento in cui il cervello si ricarica di energia, la privazione di ore di riposo porta a difficoltà di memoria e concentrazione durante la veglia. Queste in effetti sono esse stesse un motivo di stress. Ecco perché curare l’igiene del sonno è fondamentale per ridurre lo stress.

È bene iniziare ad ascoltare le nostre necessità ed intervenire tempestivamente per vivere una vita qualitativamente migliore e adatta alle nostre esigenze e necessità psicofisiche.
 
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Ildegarda Gardini

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