L’
artroscopia è una
tecnica chirurgica mininvasiva utilizzata per il trattamento delle articolazioni, in particolar modo per
spalla,
ginocchio,
anca,
caviglia. Grazie alle
innovazioni tecnologiche, l’applicazione per questo tipo di chirurgia è sempre più ampia, offrendo numerosi
vantaggi per i pazienti rispetto agli interventi tradizionali. Una situazione in continua evoluzione, tanto che sono allo studio interventi di mini-protesi con accesso in artroscopia.
Abbiamo parlato con il
dott. Massimo De Benedetto, specializzato nel trattamento delle problematiche della spalla e parte dell’équipe dell’U.O. di
Ortopedia e Traumatologia di
Villa Lucia Hospital, a Conversano, per capire cos’è l’artroscopia della spalla e in quali casi è indicata.
Artroscopia della spalla: cos’è
La chirurgia artroscopica di spalla è una chirurgia mininvasiva che consente di eseguire interventi con accessi di dimensioni ridotte rispetto alla chirurgia tradizionale, open. Per artroscopia si intende, infatti, la possibilità di
accedere all’articolazione con una sottile rete di fibre ottiche dotata di telecamere e con strumenti operatori di pochi millimetri a seconda del tipo di intervento da effettuare.
I principali
vantaggi per il paziente sono:
- risparmio dei tessuti;
- ridotto sanguinamento;
- decorso post operatorio più rapido e meno doloroso.
Per quali patologie è indicata l’artroscopia della spalla
L’artroscopia viene utilizzata per la gran parte delle problematiche legate alla
lesione della cuffia dei rotatori, sia nel paziente giovane che adulto,
sia in caso di lesioni degenerative che traumatiche. È indicata anche nel trattamento dell’instabilità di spalla, nonché nei casi di tendinopatia calcifica, di rigidità, di Sindrome da impingement subacromiale (condizione patologica legata a alterazioni anatomiche o funzionali della cuffia dei rotatori).
Si tratta di una chirurgia indicata
per tutte le fasce età, dal giovane all’adulto. Il paziente candidato viene valutato dallo specialista, dopo una attenta anamnesi, un esame obiettivo e le indagini diagnostiche necessarie (generalmente uno studio radiografico e la risonanza magnetica).
Intervento, degenza e percorso riabilitativo
Gli interventi di artroscopia della spalla hanno una durata variabile, dai 20 ai 40/45 minuti. La degenza dura generalmente una sola notte. In seguito, il paziente indossa un tutore per un periodo che varia da alcuni giorni fino a qualche settimana, per poi venir avviato al percorso riabilitativo. La durata del
percorso dipende da molti fattori, età del paziente, tipo di intervento, aspettative: da qualche settimana a un massimo di 3-4 mesi.