I tendini, strutture che collegano i muscoli alle ossa, sono formati sostanzialmente da fibre di collagene che gli assicurano un’alta resistenza e in parte da fibre di elastina che gli donano elasticità. La struttura tendinea è fondamentale per il movimento delle articolazioni.
I tendini possono essere interessati da diverse patologie che vengono definite con il nome di tendinite e tendinopatia. Tra le patologie tendinee più frequenti troviamo la tendinopatia del sovraspinoso.
“Per tendinopatia del sovraspinoso, in particolare, intendiamo
un processo degenerativo cronico che interessa il tendine del sopraspinato o porzione superiore della cuffia dei rotatori della spalla - spiega il Dottor Francesco Raffelini specialista in
Ortopedia e Traumatologia di ICLAS di Rapallo. Questo tendine gioca un ruolo fondamentale nel movimento e nella stabilità della spalla e risulta essere interessato in oltre il 95% delle problematiche della cuffia dei rotatori.
I sintomi che il paziente avverte sono dolore a riposo e durante la notte, sintomatologia che si manifesta nello svolgimento delle normali attività quotidiane come, vestirsi, pettinarsi e asciugarsi i capelli,
al dolore si associa la mancanza di forza anche nel sollevare, ad esempio, una bottiglia d’acqua”.
A esserne colpiti non sono solo gli sportivi, questa patologia, infatti, può essere provocata da posture sbagliate o da attività lavorative che richiedono l’uso continuo dell’articolazione.
“La tendinopatia del sovraspinato – afferma il Dottore - è la conseguenza di movimenti ripetitivi della spalla che determinano
un sovraccarico biomeccanico sempre nello stesso punto inserzionale del tendine fino a indurne il distacco o rottura completa. Tipicamente i lavoratori più interessati sono
l’imbianchino, il fornaio, il marmista, il parrucchiere, il chirurgo, ma
con l’aumento recente dello smart working del lavoro da casa sono comparse patologie tendinee degenerative correlate alla scorretta ergonomia lavorativa ad esempio, utilizzare il tavolo della cucina come postazione di lavoro anziché una scrivania.
“Per stabilire la natura della tendinopatia è sempre di fondamentale importanza la valutazione clinica dell’Ortopedico capace di eseguire manovre e test diagnostici specifici. Il completamento diagnostico avviene con l’esecuzione di ecografie, radiografie tradizionali e Risonanza Magnetica".
Il trattamento dipende dal danno tendineo
La tendinopatia del sovraspinoso è caratterizzata da tre stadi:
- prerottura
- rottura parziale
- rottura completa a tutto spessore.
Nei primi due stadi è possibile trattare la patologia con terapie conservative infiltrative, a base di acido ialuronico o collagene, e strumentali fisioterapiche, attraverso ad esempio
la correzione degli atteggiamenti sbagliati o vizi posturali.
Nel caso della rottura completa la soluzione è solo artroscopica, tramite tre piccoli fori si introduce una sonda ottica e si procede a una riparazione anatomica diretta della lesione con l'obiettivo di raggiungere
un pieno recupero del movimento e della forza.
Un’innovativa opzione terapeutica per il trattamento della tendinopatia del sovraspinato è rappresentata dall’utilizzo di membrane collageniche.
“La novità nel trattamento delle rotture del tendine sopraspinato - conclude il Dottore - consiste nell’utilizzo di membrane collageniche impiantabili con tecnica artroscopica (Regeneten). L’utilizzo di queste membrane ha messo in evidenza un significativo miglioramento del dolore e della ripresa biomeccanica dell’arto”.
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