La
cataratta è una patologia che coinvolge la vista e consiste nell’opacizzazione del cristallino, un organo dell’occhio umano che serve a mettere a fuoco la visione. Sebbene questa malattia sia piuttosto conosciuta e principalmente diffusa fra gli anziani – con un’eguale distribuzione fra maschi e femmine - esistono alcuni tipi di cataratta meno noti, che possono colpire anche pazienti giovani.
Generalmente, lo sviluppo della cataratta dipende dall’età e, pertanto, il processo di opacizzazione è il frutto di un invecchiamento del cristallino. Il paziente che soffre di cataratta lamenta alcuni sintomi tipici, come l’annebbiamento e il calo della vista, ma anche fenomeni di diffrazione dei raggi luminosi, ovvero la possibilità di vedere, per esempio, una specie di alone attorno alle fonti di luce.
“Nei casi
più comuni di cataratta, l’intervento che eseguiamo al
Maria Eleonora Hospital è mininvasivo”, spiega il
Dottor Giuseppe Cardella, specialista in
oculistica presso l’ospedale palermitano. “Usiamo una tecnica detta
facoemulsificazione, che consiste in una tecnologia dotata di una sonda a ultrasuoni. Pratichiamo un’incisione minima al cristallino del paziente e sono proprio gli ultrasuoni a frantumarlo nella zona opacizzata. Fatto questo, inseriamo un cristallino pieghevole artificiale, che una volta collocato si distende nell’occhio. A questo si possono adattare lenti monofocali o multifocali, secondo il bisogno”.
Meno nota è invece la cosiddetta
cataratta secondaria. Si definisce così l’opacizzazione della capsula del cristallino, che si può manifestare in conseguenza di un intervento di cataratta.
In questo caso, una delle tecniche utilizzate al Maria Eleonora Hospital è lo
Yag Laser che consiste nel frantumare la porzione opacizzata della capsula. Nella struttura palermitana questo intervento viene eseguito in ambulatorio.
Esistono poi forme di
cataratta giovanile, che insorgono principalmente per due motivi: predisposizione genetica o correlazione con il diabete. Anche queste possono essere curate con le metodiche riportate in precedenza, associate a delle terapie mirate.
Quello alla cataratta è un intervento assolutamente indolore che al Maria Eleonora Hospital viene eseguito nella quasi totalità dei casi con un’anestesia topica, e cioè mettendo delle gocce di anestetico nell’occhio. Una procedura che può anche essere ripetuta più volte nel corso dell’operazione.
Dopo l’intervento, il recupero della vista avviene generalmente in pochi giorni, seguendo delle semplici norme igieniche tramite la somministrazione di un collirio antinfiammatorio e antibiotico.
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