Comune nelle zone dell’area mediterranea e del medio oriente la
vernal cheratocongiuntivite (VKC) è una
congiuntivite allergica cronica che colpisce principalmente il bambino e l’adolescente.
Compare principalmente durante le stagioni calde – primavera ed estate – ma le cause non sono ancora chiare. La sua presenza è maggiore in ambienti caldi e potrebbe essere dovuta al maggiore inquinamento atmosferico da pollini ed allergeni.
Il
Dott. Ugo Cimberle - Responsabile dell'Oculistica di
Maria Cecilia Hospital e
San Pier Damiano Hospital e in servizio anche presso
Ravenna Medical Center - ci spiega come risconoscerla e contrastarla.
Quali sono i sintomi per riconoscerla?
I
sintomi principali che la caratterizzano sono prurito, lacrimazione, sensazione di corpo estraneo ed arrossamento congiuntivale e fotofobia. Le forme cliniche comprendono una forma congiuntivale, caratterizzata dalla presenza di papille giganti tarsali, che portano ad un’estroflessione palpebrale che risulta alla vista con bollicine in superficie.
Ne esitono inoltre altre due tipologie quella che colpisce la parte corneale e quella mista che ha il manifestarsi di entrambe le due casistiche precedenti.
Quale iter è consigliato al paziente affetto da questa patologia?
Una prima visita oculistica è il primo step indicato. Si effettua principalmente per escludere, alla presenza di questa patologia allergica, compromissioni corneali ed ulcere corneali. Queste se non trattate in tempistiche consone possono portare ad ulcere ed a calo della vista compromettendola per il futuro.
Come evolve la cheratocongiuntivite?
La patologia si sviluppa per stadi – rossore iniziale, presenza di papille, presenza di papille infette – e ciascuno di essi ha terapia mirata.
Esiste una terapia per debellarla?
"Solitamente questa prevede l’utilizzo di cortisonici per brevi periodi e per fasi cicliche, per evitare l’aumento della pressione oculare, ed eliminando gli allergeni e gli stimoli irritanti (sole, vento).
Altri farmaci spesso consigliati sono gli antistaminici topici che riducono il fastidio ma non risolvono del tutto il quadro infiammatorio intenso. Nelle forme resistenti spesso sono applicati preparati oleosi spesso più utili per trattare le diverse manifestazioni della patologia".
Per approfondire il tema con il
Dott. Ugo Cimberle o effettuare una visita oculistica puoi chiamare lo
0546 671111 o scrivere al
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