Chirurgia bariatrica: la gravidanza dopo l'intervento

Chirurgia bariatrica: la gravidanza dopo l'intervento
Margherita ha 38 anni e poco più di un anno fa ha affrontato un intervento di Chirurgia bariatrica con Sleeve Gastrectomy. Oggi è in attesa del suo primo figlio e la gravidanza procede bene. Ci racconta la sua storia, la dott.ssa Paola Genovese, Responsabile del Percorso di Cura della Grave Obesità di ICLAS di Rapallo (GE).

Dottoressa Genovese, qual è stato il percorso che ha portato Margherita dalla grave obesità alla gravidanza?
Quando è entrata nel Percorso, Margherita aveva un BMI di 50 circa, quindi un indice di massa corporea che contrassegna un’obesità molto grave.

Il desiderio di diventare mamma e la voglia di vivere la vita appieno e in salute sono state le motivazioni che hanno spinto la paziente ad affrontare tutto il Percorso, fino all’intervento di Sleeve Gastrectomy.
Questo intervento consiste nella resezione verticale dello stomaco, per ridurne le dimensioni e limitare la quantità di cibo necessaria a provare la sazietà. 

Dopo la chirurgia, Margherita ha continuato a seguire il Percorso, le visite di follow-up ed ha perso molto peso, arrivando ad un BMI di 35.
Oggi il suo Percorso continua e il nostro team la sta accompagnando nell’avventura della maternità: si trova al quinto mese di gravidanza e l’attesa procede bene per lei e per il bambino.

L’intervento di Sleeve Gastrectomy a cui si è sottoposta Margherita comporta rischi per la gravidanza?
La riduzione della capacità dello stomaco comporta una minore assunzione di cibi. Per questo l’introito calorico è inferiore e potrebbero esserci carenze di vitamina D, vitamina B 12, ferro e altri nutrienti indispensabile per la crescita fetale.
Quindi è importante che donne che hanno affrontato un intervento di chirurgia bariatrica siano seguite sotto il profilo nutrizionale anche durante la gravidanza.

Invece, per quanto riguarda uno dei timori che le neo-mamme ci manifestano più comunemente, posso rassicurarle: il vomito se presente come sintomatologia non causa nessun danno all’intervento fatto. Nel caso in cui la gravidanza sia molto onerosa da questo punto di vista, comunque, la paziente post-bariatrica può essere ricoverata per ricevere tutta l’assistenza e eseguire controlli mirati.

L’importante, comunque, è che la gravidanza inizi almeno un anno dopo l’intervento chirurgico bariatrico: è il tempo necessario perché il fisico si riprenda da un’operazione invasiva e il metabolismo si stabilizzi. La corretta assimilazione delle sostanze nutrienti, ripeto, è fondamentale per lo sviluppo fetale e per la salute della mamma stessa.

Come vengono seguite le pazienti in gravidanza all’interno del Percorso di Cura della Grave Obesità di ICLAS?
Innanzi tutto sensibilizziamo le donne sull’importanza di raggiungere la stabilità di peso dopo l’intervento, prima di intraprendere la gravidanza, continuando a presentarsi ai controlli di routine.
Durante la gravidanza, continuiamo con le visite di controllo, circa una volta al mese, con il Dietologo e/o il Dietista per verificare che mamma e bambino stiano assimilando correttamente tutti i nutrienti necessari. 

Inoltre, diamo alle pazienti la possibilità di incontrare almeno una volta al mese la Psicologa per ricevere supporto, rassicurazioni e suggerimenti per affrontare serenamente il nuovo percorso.  
Infatti, i timori delle donne che hanno affrontato la chirurgia bariatrica durante la gravidanza sono sicuramente maggiori rispetto a donne che provengono da una storia di salute negli standard. 

Raccomandiamo anche di seguire uno stile di vita attivo e di continuare un’attività fisica adeguata, perché mantenere un buon tono muscolare sarà importante per il recupero dopo il parto.

Facciamo tutto questo seguendo il nostro approccio multidisciplinare, con uno scambio di pareri e di indicazioni tra gli specialisti interni del Percorso e in sinergia con il ginecologo curante.
Per informazioni e prenotazioni per il Percorso di cura della grave obesità telefona allo 0185 21311 o scrivi al form Contatti
Revisione medica a cura di: Dott.ssa Paola Genovese

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