San Pier Damiano Hospital / 07 luglio 2022

Combattere l’acne con l’alimentazione: quali sono i cibi da evitare?

Combattere l’acne con l’alimentazione: quali sono i cibi da evitare?
Il cioccolato provoca l’acne? E i cibi fritti? Quello tra alimentazione e acne è un terreno di gioco su cui da tempo si fronteggiano squadre opposte: quella di chi sostiene che certi cibi favoriscono la patologia acneica e quella di chi ritiene che si tratti invece di falsi miti. Oggi, grazie a studi mirati, possiamo vederci più chiaro. 
La Dottoressa Emanuela Fogli, specialista in dermatologia presso San Pier Damiano Hospital di Faenza, ci spiega i risultati di questi studi e ci aiuta a chiarire la correlazione tra alimentazione e acne.

Il cacao non favorisce l’acne, ma il latte sì!

Una delle diatribe più accese riguarda il cioccolato: i primi studi sono quindi stati eseguiti proprio per cercare di chiarire se esiste una correlazione tra il consumo di cioccolato e l’acne.
«Uno studio in particolare ha messo a confronto due gruppi di pazienti con acne» spiega la Dott.ssa Fogli. Entrambi i gruppi potevano mangiare liberamente cioccolato, ma di tipo diverso: cioccolato fondente per il primo gruppo e cioccolato al latte per il secondo. I risultati dello studio sono stati significativi: «Si è visto che peggioravano molto solo le persone che mangiavano cioccolato al latte: il problema non sta quindi nel cacao ma nel latte». 
Un’ulteriore conferma di questa osservazione arriva dai ragazzi che svolgono attività in palestra e che fanno abbondante uso di integratori a base proteica per favorire l’incremento della massa muscolare: la proteina più presente in termini di frequenza e concentrazione deriva proprio dal latte: «in queste persone osserviamo spesso gravi problemi di acne, spesso con una latenza di qualche settimana dall’inizio dell’integrazione», sottolinea la Dott.ssa Fogli. 

Che cosa mettere (e cosa non mettere) nel piatto per contrastare l’acne

Grazie a questa e ad altre osservazioni nel tempo, la presa in carico del paziente prevede anche una consulenza sulle abitudini alimentari quotidiane. L’obiettivo è quello di limitare il più possibile il consumo di proteine di derivazione casearia.
Sul banco degli imputati ci sono infatti le proteine del latte di vacca: «i formaggi stagionati si possono consumare con moderazione, mentre sarebbe meglio limitare consumi smodati di latte vaccino, yogurt e gelati alle creme, pizza con molta mozzarella. Si possono invece consumare liberamente il latte di capra e tutti i latti vegetali (cocco, mandorla ecc.). L’acne di molti ragazzi migliora in modo evidente anche solo con questi accorgimenti della dieta» conclude la Dott.ssa Fogli.

I benefici di una dieta equilibrata e di uno stile di vita sano

Per evitare di peggiorare l’acne in persone predisposte è preferibile seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdure. Da limitare, oltre alle proteine del latte, è invece tutto ciò che può avere un’azione irritante sull’intestino e sul fegato, come i cibi fritti e il fast food in generale: quindi via libera a metodi di cottura più sani  (cottura al vapore, griglia, piastra, pentola a pressione).
Importante anche limitare il consumo di cibi ad alto indice glicemico come il pane o le patate, alternare farine ricche con farine naturalmente povere di glutine (farine di riso, di quinoa, di grano saraceno, di miglio) e favorire invece l’uso di alimenti ricchi in omega-3 come il pesce, la frutta secca e l’avocado.
Per aiutare l’intestino e quindi il benessere della pelle è preferibile favorire gli alimenti ricchi di prebiotici, privilegiare nei condimenti l’olio EVO o l’olio di cocco, e garantire all’organismo un’abbondante idratazione evitando bibite gassate e zuccherate.
Infine, è importante seguire uno stile di vita sano con attività fisica, preferibilmente di gruppo e all’aria aperta quando possibile, e in generale, evitare il fumo: «un consumo anche minimo di sigarette nel quotidiano può aggravare molto le forme di acne distrofica, oltre a provocare un drastico calo dell’ossigenazione della cute. La cute infatti appare più spenta e oleosa e tendono a peggiorare tutte le manifestazioni a carattere infiammatorio, come i noduli», conclude la Dott.ssa Fogli.  
Revisione medica a cura di: Dott.ssa Emanuela Fogli

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