Come affrontare l'obesità?

Come affrontare l'obesità?
L’obesità non è soltanto una questione estetica ma una vera e propria patologia.
Ce ne parla la Dott.ssa Paola Genovese, responsabile del Percorso di cura per la grave obesità a ICLAS di Rapallo.

Quando una persona si definisce obesa?
L’obesità è una patologia vera e propria, 2 italiani su 5 ne soffrono. Si definisce obeso chi presenta un eccesso di grasso corporeo che può ledere la salute del paziente stesso.
L’obesità si calcola, in maniera pratica, con l’indice di massa corporea (BMI, body mass index, è il rapporto tra il peso in kg e il quadrato dell’altezza in metri): il dato biometrico valuta se una persona è sottopeso, normopeso, sovrappeso, obeso e a quale grado di obesità (i gradi sono 3).
Vi è differenza tra obesità e sovrappeso: il sovrappeso è un medio aumento di peso rispetto alla normalità ma va comunque tenuto monitorato perché può sfociare in obesità.

Quali sono le cause che possono portare all’obesità?
La predisposizione genetica è una delle principali cause: un bambino con entrambi i genitori obesi, o anche uno solo, sarà più predisposto a diventare obeso. Anche l’educazione, l’ambiente famigliare, la sedentarietà, l’alimentazione sono fattori che possono incidere sul tipo di obesità e sulle possibilità di diventare obeso in futuro.

Quali sono i rischi per la salute quando si trascura questa patologia?
Il rischio è quello di arrivare ad avere un’obesità aggravata da diverse patologie. Il paziente può avere patologie cardiovascolari, ipertensione, diabete, neoplasie. L’obesità è il 5° fattore di rischio per la mortalità a livello globale.

Quando si vedono fuori forma, tante persone si affidano a diete suggerite da riviste e internet, non pensate ad hoc per la singola persona. Qual è il pericolo del fai da te?
Il pericolo delle diete “fai da te” è quello di andare incontro a una dieta non bilanciata e a tutto ciò che può capitare alla salute del paziente stesso. Quando si perde peso velocemente in maniera non controllata, non si perde solo grasso ma si perde anche una buona parte di muscolatura e così anche di acqua. Ogni volta che ci sottoporremo ad una nuova dieta faremo sempre più fatica perché a livello metabolico siamo molto più “rallentati”: questi sono i casi in cui presumibilmente le diete hanno dato problemi, con annessa perdita del muscolo.

Come funziona il percorso per la cura della grave obesità a ICLAS?
Il percorso in ICLAS dura 5 giorni - ci spiega la Dott. ssa Sandra Catarsi, dietista a ICLAS - dopo l’accettazione, il paziente viene avviato alla propria stanza per eseguire gli esami di routine. Dopodiché inizia il vero e proprio percorso con il primo incontro con il medico dietologo. 
Viene introdotto il pasto assistito, una sorta di vassoio didattico: viene infatti insegnato al paziente a comporre e a gustare il piatto, a organizzare la spesa, a cucinare ricette non solo buone ma anche sane.

A livello psicologico - afferma il Dott. Emanuele Pasquali, psicologo a ICLAS - viene fatta una valutazione testistica approfondita per valutare le variabili predittive negative, sia individualmente che in gruppo. Inizialmente può essere difficile rompere il ghiaccio per il paziente più introverso, ma successivamente questi colloqui possono dare un senso di liberazione.

Lo scopo del percorso - come ci spiega Francesco Di Laora, fisioterapista a ICLAS - non è solo quello di far dimagrire il paziente, ma anche quello di permettergli di mantenere questo dimagrimento in maniera prolungata nel tempo. L’obiettivo è quello di raggiungere circa 6 mila passi al giorno e di riuscire a fare 1 ora di esercizio.

Perché ci sono diversi specialisti coinvolti per questo percorso di cura?
Il percorso per la cura della grave obesità è un percorso multidisciplinare, significa che vari specialisti vengono coinvolti nella cura della persona. Questo perché l’obesità è multifattoriale: non esiste il paziente obeso semplice, abbiamo quindi bisogno di diverse figure per sostenerlo nelle cure più idonee alle sue esigenze.

Che tipo di approccio chirurgico propone ICLAS?
In ICLAS, quando è necessario, si interviene con diversi approcci chirurgici: bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy o bypass gastrico. La scelta dipende dal grado di obesità in primis. Il bendaggio gastrico risulta essere l’intervento più semplice per un’obesità minore con poche problematiche. Gli altri due interventi vengono scelti nei casi di pazienti con patologie associate e livello di obesità più grave.

Il bendaggio gastrico è una riduzione dello stomaco di tipo meccanico restrittivo: viene messo un anello intorno allo stomaco, formando uno stomaco più piccolo, per permettere al paziente di raggiungere un precoce senso di sazietà e quindi introdurre meno alimenti.

La sleeve gastrectomy è una riduzione con decurtazione di ¾ di stomaco, di tipo sia restrittivo che funzionale: si riduce il senso di fame a livello ormonale e anche la sazietà è precoce.

Infine, il bypass gastrico non va ad eliminare parte di stomaco ma ne isola una sezione, creando una tasca gastrica superiore allo stomaco che collega quest’ultimo direttamente all’intestino.

Il post operatorio può essere complicato. Come viene preparato il paziente?
Per non far arrivare il paziente impreparato dopo l’intervento, facciamo un lavoro pre-intervento che serve per educarlo e informalo su ciò che affronterà durante il post operatorio, con diete e regole idonee anche in base all’intervento a cui si è sottoposto. Post operazione vi è una sorta di svezzamento dei pazienti, in cui devono abituarsi ad un nuovo stile di vita. Il follow up dal punto di vista nutrizionale è mirato e molto frequente. Le diete prevedono una quantità introdotta minore proprio per le capacità dello stomaco ridotto.

Come è possibile fare prevenzione?
Per fare prevenzione è sufficiente adottare uno stile di vita sano: tenere monitorato il peso, non affidarsi alle diete fai da te, consultare un professionista qualora fosse necessario intraprendere un cammino ottimale per la perdita di peso, adottare una dieta equilibrata, svolgere un’attività fisica regolare e non cedere alla sedentarietà.


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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Paola Genovese

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