La prevenzione in ambito senologico è il primo passo per tenere sotto controllo la formazione e la crescita di
noduli potenzialmente tumorali. Durante gli screening, infatti, possono essere evidenziate delle formazioni di cui diventa necessario approfondire la natura attraverso specifici esami diagnostici. Tra questi, presso
Tiberia Hospital di
Roma è possibile sottoporsi a Biopsia stereotassica con tomosintesi, Agobiopsia Tru-Cut e Agoaspirato. Ne abbiamo parlato con il
dott. Stefano Tardioli, Responsabile della Diagnostica per Immagini dell’ospedale romano.
Biopsia stereotassica con tomosintesi: diagnosi di alta precisione
Si tratta di un esame diagnostico che combina al suo interno tre metodologie per poter diagnosticare il tumore al seno con estrema precisione, realizzando una biopsia computer-guidata, eseguita con calcoli precisi della posizione del prelievo e avvalendosi di immagini 3D del seno riprodotte in tempo reale.
L’esame, della
durata di circa 30 minuti,
si svolge in anestesia locale, sotto costante monitoraggio del medico e prevede tre fasi. Inizialmente vengono applicate le tecniche stereotassiche per individuare con altissima precisione la locazione del tessuto lesionato o del nodulo sospetto. Durante il secondo step, sotto la guida della tomosintesi che restituisce un'immagine 3D e pluristratificata della mammella, un dispositivo guidato dal computer obbedisce ai calcoli della stereotassi per eseguire tramite aghi dei prelievi multipli di tessuto. Viene quindi rilasciato un marker nel punto in cui è stata eseguita la biopsia per poter riconoscere la zona interessata durante i successivi esami diagnostici. I tessuti prelevati vengono, infine, inviati al laboratorio di anatomia patologica per essere esaminati.
L’esame
non prevede alcuna controindicazione ma può causare qualche fastidio durante la sua messa in opera. I rischi di reazione sono quasi assenti, e comunque legati ad una allergia ad una componente del farmaco anestetico. Si tratta comunque di un problema aggirabile già durante la fase di anamnesi con il dottore. In seguito all’esame, la paziente potrebbe riscontrare qualche sanguinamento, dei lividi e sensazione di dolore nella zona trattata.
Ago aspirato per confermare la presenza di lesioni e noduli principalmente benigni
L’esame viene indicato per individuare la presenza di lesioni e noduli sospetti al seno e alla tiroide, attraverso l’analisi delle cellule (esame citologico), e viene tendenzialmente scelto per avere conferma della natura benigna del nodulo individuato. L’esame prevede l’introduzione, previa disinfezione della cute, di un sottile ago per via percutanea, andando a raggiungere la formazione da dover analizzare. Il prelievo effettuato dal medico avviene in più punti, sempre sotto la guida di una ecografia, per avere più materiale analizzabile da inviare al laboratorio di anatomia patologica e stabilire se si tratti di una formazione dalla natura benigna o maligna.
L'esame non prevede alcuna preparazione specifica né presenta controindicazioni, ha la durata di pochi minuti e provoca solamente un leggero fastidio nei pazienti. In casi molto rari, i pazienti possono avvertire un leggero dolore nella zona trattata nei giorni successivi.
Agobiopsia Tru-Cut per la diagnosi di noduli sospetti
A differenza dell’ago aspirato, il tru-cut core biopsy è un esame più invasivo,
scelto laddove si riscontrino lesioni o alterazioni morfologiche di un organo, come ad esempio i noduli, che possono indurre il sospetto di una patologia tumorale maligna. Utilizzando un ago cavo e più spesso, il medico effettua sul paziente, steso su di un lettino e sottoposto ad anestesia locale, il prelievo di alcuni campioni - frustoli - di tessuto dall'organo lesionato, servendosi di una guida ecografica ingrandita su schermo. Il materiale viene poi sottoposto a indagine istologica per accertarne la natura maligna.
L’esame è indicato soprattutto per la diagnosi del
cancro del seno e della
tiroide, quando gli esami diagnostici per immagini come la TC o le ecografie evidenziano aree danneggiate o anomalie nella morfologia dell’organo, ma la sua applicazione è comunque ampia in oncologia.