Città di Lecce Hospital / 26 maggio 2021

Ernia del disco: il trattamento mininvasivo con laser si chiama microdiscectomia percutanea

Ernia del disco: il trattamento mininvasivo con laser si chiama microdiscectomia percutanea
Secondo un’indagine ISTAT, in Italia l’8,2% della popolazione è affetto da lombosciatalgia, e il 90% ha avuto almeno un episodio doloroso nella vita: l’ernia del disco si manifesta soprattutto tra i 35 e i 45 anni, quando il nucleo polposo del disco intervertebrale centrale è ancora gelatinoso; con il tempo, infatti, si disidrata riducendo il rischio di ernie.

La microdiscectomia percutanea con laser (o PLDD) è una tecnica avanzata di chirurgia vertebrale mininvasiva sempre più utilizzata per il trattamento delle discopatie della colonna vertebrale, come:
  • ernie del disco,
  • protrusioni discali,
  • bulging discali (schiacciamento del disco intervertebrale).
Ne abbiamo parlato con il dott. Daniele Di Maggio, neurochirurgo di Città di Lecce Hospital, per capire in quali casi è indicato il trattamento con discectomia percutanea e quali sono i vantaggi di questa tecnica.

Cos’è la microdiscectomia percutanea con laser

La microdiscectomia è una tecnica chirurgica mininvasiva eseguita tramite l’inserimento di una fibra ottica laser del diametro di 1 mm e con l’ausilio dell’amplificatore di brillanza, uno strumento che rende possibile l’esecuzione di esami radioscopici alla luce naturale, ottenendo immagini più nitide e luminose con l'impiego di dosi minime di radiazioni.

Quando è indicata

La microdiscectomia percutanea con laser è indicata:
  • per il trattamento delle ernie del disco lombari e cervicali che comportino una compressione sulle corrispondenti radici nervose;
  • nel trattamento delle protrusioni discali sintomatiche: uno schiacciamento della cartilagine esterna del disco, che tende a sporgere dalla sua sede ma che ancora non si è sviluppato in un’ernia;
  • nei pazienti con comorbidità che possono aumentare il rischio di un trattamento chirurgico tradizionale;
  • nei pazienti anziani;
  • in tutti quei pazienti in cui non è possibile procedere con una anestesia generale.
Non è indicata, invece, quando l’ernia discale presenta un frammento di disco espulso, in tale caso si opta per la chirurgia tradizionale.

Come si esegue

Il paziente viene sistemato in posizione prona e, dopo avere identificato lo spazio intervertebrale da trattare, si procede, previo controllo radiologico, all’inserimento nel disco della cannula come guida e, quindi, della fibra ottica per l’erogazione laser. In pochi secondi il laser causa la vaporizzazione del nucleo polposo del disco, con una conseguente riduzione della compressione discale sulle strutture nervose confinanti (le radici nervose) e immediato benessere del paziente. La durata dell’intervento è in media di circa 15 minuti.

I vantaggi della microdiscectomia percutanea con laser

La microdiscectomia è un trattamento mininvasivo, che consente tempi di intervento ridotti e una veloce ripresa post-operatoria.
La procedura si esegue infatti in day hospital previa leggera anestesia loco-regionale. Dopo il trattamento il paziente rimane a letto per 2/3 ore, quindi può alzarsi in maniera autonoma, riprendere la normale deambulazione e, nel giro di altre 2/3 ore, viene dimesso. Nei giorni successivi, a seconda dei casi, è consigliato un corsetto semirigido quando si è in piedi o si cammina. Non vengono applicati punti di sutura e il controllo si effettua a un mese dal trattamento.
Con questa tecnica è stata anche rilevata un’incidenza di recidiva minore. Nella chirurgia tradizionale, infatti, viene rimossa solamente la parte degenerata del disco e, con il tempo, può accadere che la parte sana rimasta degeneri nuovamente. La microdiscectomia, invece, elimina il nucleo polposo e ne previene future degenerazioni.
Per informazioni e prenotazione chiama lo 0832 229111 oppure scrivici
Revisione medica a cura di: Dott. Daniele Di Maggio

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