Maria Cecilia Hospital / 14 marzo 2018

Extension ciglia, quali rischi si corrono?

Extension ciglia, quali rischi si corrono?
Una tendenza degli ultimi anni è l’allungamento delle ciglia, extension, accessorio molto amato per mostrare uno sguardo più seducente. Di origine americana, questa tecnica estetica consente attraverso una colla apposita, il posizionamento di ciglia artificiali su quelle vere. Parlando con il Dott. Ugo CimberleResponsabile della Unità operativa di oculistica di Maria Cecilia Hospital e di San Pier Damiano Hospital  – comprendiamo le controindicazioni.
 

Perché è meglio evitare o limitare l'uso delle ciglia finte?


Le ciglia sono parte importante dell’occhio esse ci proteggono dai batteri, dagli agenti atmosferici e dai corpi estranei. Esattamente come i peli che abbiamo sul corpo, i capelli sulla testa, sono uno scudo importante per gli occhi. Infoltire le ciglia può essere causa di accumulo di batteri che ristagnando vicino agli occhi e questi possono causare infezioni.
La rimozione o la caduta dell’extension inoltre può provocare alopecia da stress e microemorragie congiuntivali, facendo cadere le ciglia vere. E’ importante anche mostrare molta attenzione a queste tecniche in quanto possono essere portatrici di reazioni allergiche; gli occhi potrebbero prudere, bruciare o lacrimare in modo eccessivo.
Questo trattamento estetico, se indossato per lunghi periodi, può risultare dannoso per le palpebre. La pelle di questa parte dell’occhio, sottile e delicata, può soffrirne se sottoposta a stress fisico, si arrossa e perde tono ed elasticità.
 

Le extension ciglia possono essere un rimedio per persone con ciglia naturali molto rade?


In caso si presenti un problema simile, prima di risolverlo in modo autonomo, è consigliato rivolgersi ad un oculista.  Successivamente ad una valutazione in sede di visita lo specialista, se lo riterrà opportuno, potrà prescrivere un  collirio apposito, che favorisca la crescita delle ciglia. La somministrazione di questo medicinale deve essere ovviamente sotto controllo medico per evitare effetti collaterali quali l’ipersensibilità e l’utilizzo sconsigliato in gravidanza ed allattamento.


In caso di ipotetica reazione allergica come è corretto comportarsi?


Le allergie oculari si manifestano a carico dell’apparato visivo, la reazione allergica è quindi una risposta complessa dell’organismo determinata dall’interazione di diversi fattori: interni (genetici, immunitari) ed esterni (ambientali o di sostanze applicate).
Un’allergia oculare si manifesta con sintomi fastidiosi: prurito, eccessiva lacrimazione o al contrario eccessiva secchezza oculare, gonfiore palpebrale, arrossamento oculare, fotofobia cioè eccessiva sensibilità alla luce. Se si avvertono disturbi simili è consigliabile rivolgersi al proprio oculista e a un allergologo per una diagnosi certa.
E’ importante ricordare che l’automedicazione con antistaminici orali possono essere di qualche utilità per alleviare il prurito agli occhi ma possono anche essere causa di peggioramento accentuando la sensazione di occhi asciutti, secchi, e quindi peggiorare i sintomi di allergia oculare.
 


Per approfondire le patologie che possono colpire l'occhio, leggi qui o consulta la brochure dedicata "La cataratta, il glaucoma, la maculopatia e le altre patologie dell'occhio".

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