Il colesteatoma è una patologia dell’orecchio medio causata dalla crescita anomala di cellule epiteliali dietro il timpano. Il colesteatoma può essere congenito (se presente in un bambino che non ha mai avuto otiti) ma la forma più frequente è quella secondaria a otiti recidivanti. In questi casi la pressione nell’orecchio medio diminuisce e causa una retrazione del timpano in cui si sviluppa il colesteatoma.
Nei casi più gravi l’intervento chirurgico permette di rimuovere il colesteatoma e, se possibile, di recuperare la capacità uditiva. Il Dott. Sandro Bordin, specialista in otorinolaringoiatria presso il
Poliambulatorio Primus Forlì Medical Center di Forlì, ci spiega come riconoscere e trattare il colesteatoma.
Quali sono i sintomi?
Inizialmente il colesteatoma si manifesta con fuoriuscita di materiale maleodorante dall’orecchio medio (otorrea). In una fase più avanzata il paziente può avvertire una sensazione di pienezza auricolare e ipoacusia, a cui si possono accompagnare otalgia, debolezza muscolare dallo stesso lato dell’orecchio colpito e disequilibrio.
Il colesteatoma non va mai sottovalutato: se non viene trattato, con il tempo l’erosione ossea può estendersi alle aree circostanti, inclusi l’orecchio interno e l’encefalo, causando ascesso cerebrale, meningite.
Come si effettua la diagnosi?
La TAC ad alta risoluzione permette di visualizzare il colesteatoma e di stabilire l’estensione dell’erosione sulle strutture circostanti. La RMN è indispensabile solo per valutare l’estensione intracranica o in altri casi selezionati.
Come si tratta?
Inizialmente la terapia prevede un’attenta detersione auricolare, unita a terapia antibiotica e gocce auricolari per controllare l’infezione. Per i colesteatomi più gravi può essere necessario il trattamento chirurgico in anestesia generale, che ha due scopi:
· rimuovere il colesteatoma, eliminare l’infezione e asciugare l’orecchio;
· conservare o, quando possibile, recuperare la funzione uditiva attraverso un intervento di ricostruzione.
La ricostruzione dell’orecchio medio talvolta richiede un secondo intervento dopo 6-12 mesi.
Il ricovero in ospedale breve, salvo casi di infezioni gravi in cui la terapia antibiotica può prolungare l’ospedalizzazione. Fondamentali sono le visite di controllo post-operatorie, perché il colesteatoma può recidivare, anche se nella nostra casistica questo evento è estremamente raro.