Maria Cecilia Hospital / 01 giugno 2022

La stenosi valvolare aortica

stenosi valvolare aortica
Per stenosi valvolare aortica si intende il restringimento della valvola aortica. A causa di tale ostruzione, si possono verificare due gravi episodi: tutti gli organi, incluso il cervello, ricevono una ridotta quantità di sangue, specialmente durante uno sforzo, mentre il ventricolo sinistro del cuore è costretto ad ingrossarsi (ipertrofia) per aumentare la forza di espulsione del sangue e superare l'ostacolo causato dalla valvola ostruita.

Questo ingrossamento del cuore tuttavia, non può protrarsi all'infinito e ad un certo punto la forza di contrazione del cuore inizia a cedere e si va incontro allo scompenso cardiaco e al rischio di morte improvvisa. La stenosi valvolare aortica è una delle patologie cardiache più frequenti, arrivando ad essere diagnosticata in una persona ogni otto sopra i 75 anni di età.

Ne abbiamo parlato con il Dott. Simone Calvi, Specialista in cardiochirurgia a Maria Cecilia Hospital di Cotignola.

Perché la valvola aortica si ammala e a che età?

La stenosi valvolare aortica è una patologia prevalentemente dell'età avanzata, legata al progressivo ispessimento e calcificazione dei lembi valvolari, che si irrigidiscono al punto da non riuscire più ad aprirsi correttamente. Può tuttavia colpire anche persone più giovani, nei quali le cause più frequenti sono la malattia reumatica o la presenza di una valvola congenitamente bicuspide, ovvero costituita da soli due lembi e non tre come dovrebbe essere normalmente e come conseguenza i lembi valvolari si ammalano prima.

Quali sono i sintomi di questa patologia e come viene diagnosticata?

In molti casi la stenosi valvolare aortica decorre asintomatica per molto tempo, proprio perché il cuore è in grado di ingrossarsi, "compensando" gli effetti negativi della patologia. Spesso viene diagnosticata nell'ambito di visite effettuate per altri motivi, riscontrando un soffio al cuore. Quando sono presenti, i sintomi più frequenti sono "fame d'aria" (dispnea), dolore al petto e facile affaticamento per sforzi anche lievi. Sotto sforzo si può verificare un improvviso svenimento (sincope) perché il cervello non riceve adeguato apporto di sangue. La diagnosi viene fatta mediante un semplice ecocardiogramma, che conferma la malattia e ne definisce il grado, da lieve a severa.

Quando e come si può trattare la stenosi aortica?

L'ecocardiogramma permette di definire quando la stenosi aortica diventa severa. In tale situazione, soprattutto in presenza di sintomi, è indicata la correzione della malattia. I farmaci purtroppo servono solamente a ritardare la comparsa e la gravità dello scompenso cardiaco. Il trattamento di prima scelta è chirurgico e prevede la rimozione della valvola aortica malata e la sua sostituzione con una protesi di animale (biologica) o meccanica. In alcuni casi selezionati è possibile sostituire la valvola ricostruendola con il pericardio del paziente stesso (tecnica di Ozaki). Se non sono presenti altre patologie cardiache, l'intervento viene solitamente effettuato mediante un approccio mini-invasivo, evitando l'apertura completa dello sterno o anche attraverso le coste. I pazienti di età avanzata o che presentano altre patologie importanti tali da comportare un elevato rischio chirurgico, possono essere sottoposti ad un intervento ancora meno invasivo, che prevede l'impianto di una protesi valvolare biologica all'interno della propria valvola malata (TAVI) attraverso le arterie senza fermare il cuore. 
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Revisione medica a cura di: Dott. Simone Calvi

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