Il 6 marzo ricorre la Giornata Mondiale del
linfedema, il
LymphAday - Lymphedema Awareness Day.
L'obiettivo della Giornata è quello di sensibilizzare sulla consapevolezza di questa patologia che in Italia conta ogni anno 40.000 nuovi casi.
"Sì,
il linfedema ha una forte incidenza ed è una patologia
ingravescente e invalidante: nonostante questo, spesso non viene identificato tempestivamente e quindi il rischio è che venga trascurato, sottovalutato o affrontato solo con trattamenti che danno sollievo provvisorio" - spiega
il Dottor Corrado Campisi, specialista della Microchirurgia dei vasi linfatici in
ICLAS di Rapallo e
Villa Serena di Genova.
Dottor Campisi, lei è anche Direttore Scientifico della Giornata di approfondimento che si tiene oggi a Cesena (FC), ci ricorda come si manifesta il linfedema e quali sono le sue cause
"Si tratta una patologia che
coinvolge il sistema linfatico e si manifesta sommariamente con
gonfiore alle gambe e alle braccia. Se non viene trattata in maniera idonea fin dalla comparsa dei primi sintomi - chiarisce il Dottore - può avere una progressione tale da portare a un'anomalia permanente delle funzioni della parte interessata e incidere significativamente sulla qualità della vita".
Rispetto alle cause che lo provocano si distinguono:
- primario o congenito, se dovuto ad esempio a malformazioni dei canali linfatici o linfonodi;
- secondario, che può insorgere dopo interventi chirurgici oncologici, traumi o radioterapia.
Un'alta percentuale di pazienti soffre di linfedema a seguito dei trattamenti oncologici che intervengono sull'asportazione dei linfonodi quando sorge proprio una stasi linfatica che provoca gonfiore cronico agli arti.
In questa Giornata ricordiamo soprattutto quanto è importante la prevenzione
Nei pazienti oncologici che hanno subito interventi chirurgici di grande complessità,
la valutazione del rischio del linfedema secondario è fondamentale. Il paziente viene supportato dalla diagnosi precoce fino al trattamento più idoneo che può comportare anche la prevenzione microchirurgica, quando il linfedema è ancora subclinico. C'è poi la chirurgia che utilizza la tecnica che permette di riparare sia il circolo linfatico superficiale che quello profondo. In questo modo si garantisce un risultatostabile anche nel lungo termine.