Gli
occhi rossi sono detti in gergo medico
iperemia congiuntivale. Possono avere diverse cause, esterne o interne. Il rossore è dovuto alla dilatazione dei vasi sanguigni della membrana che ricopre la palpebra e la sclera oculare, chiamata congiuntiva.
Il
professor Michele Vetrugno, coordinatore dell’
Unità operativa di Oculistica all’
Ospedale Santa Maria di Bari spiega come individuare la causa e cosa fare in presenza di occhi rossi.
Quali sono le principali cause di iperemia congiuntivale?
Possono esserci delle
cause esterne, come per esempio delle infezioni virali o batteriche danno vita ad una
congiuntivite. Oppure, possono esserci corpi estranei che entrano nell’occhio infiammandolo o provocando delle lesioni (sabbia, polveri, frammenti ecc). Anche l’esposizione a sostanze irritanti può provocare gli occhi rossi, ad esempio fumo o l’acqua ricca di cloro nelle piscine.
Ci sono poi delle
cause interne che sono delle patologie di vario tipo per esempio il glaucoma, l’uveite, le lesioni della cornea ecc. Tra le cause interne piuttosto frequenti c’è la sindrome dell’occhio secco che è tipicamente legata all’età e agli ormoni, soprattutto nelle donne in menopausa, e che invece oggi si sta diffondendo tra i più giovani e tra chi lavora al pc, a causa dell’uso prolungato di schermi.
In alcuni casi, non c’è solo la dilatazione dei capillari ma la loro rottura, con conseguente
emorragia. L’occhio diventa completamente rosso. Questa condizione in genere si risolve da sola ed è legata a stati influenzali, raffreddori con colpi di tosse o starnuti molto violenti, o anche all’assunzione di farmaci anticoagulanti. In alcuni casi invece l’emorragia è causata da una crisi ipertensiva ed è opportuno rivolgersi al cardiologo.
Perché gli occhi si possono arrossare con le lenti a contatto?
Le lenti a contatto potrebbero
seccare la congiuntiva, soprattutto quelle morbide che tendono a requisire i liquidi presenti nell’occhio. Per ovviare a questo problema si possono applicare delle lacrime artificiali idonee.
Diverso il caso invece degli
ascessi corneali, che sono patologie che possono avere esiti severi e sono provocati dall’applicazione di lenti a contatto con le mani sporche. Si tratta di infezioni batteriche che possono arrivare a perforare la cornea con conseguente perdita della vista.
Cosa fare se si ha un occhio rosso?
L’occhio rosso non è allarmante, ma
è importante diagnosticare la causa. Dunque è bene recarsi dal medico, prima di andare in farmacia a acquistare colliri da banco o di utilizzare rimedi casalinghi.
Se ci sono elementi esterni come schegge, per esempio, vanno rimossi per evitare lesioni della cornea. Allo stesso modo è importante individuare le cause per intercettare delle possibili patologie. Un campanello di allarme è se l’occhio rosso si manifesta insieme a un
difetto improvviso della vista: meglio recarsi subito dal proprio oculista di fiducia.
Come si esegue la diagnosi?
Per fare una diagnosi precisa è necessaria una
visita specialistica dall’oculista, con una prima indagine della parte esterna dell’occhio (per es. per individuare eventuali schegge o corpi estranei) e poi di quella interna (per trovare segni di infezioni o di patologie degenerative). Contestualmente, un esame della vista aiuta a circoscrivere il problema ed escludere eventuali altre patologie.
Si può prevenire l’iperemia congiuntivale?
Nel caso di
chi lavora a lungo al pc, si può applicare qualche buona norma come quella che chiamiamo 20 - 20 - 20: consiste nell’alternare 20 minuti di lavoro sullo schermo a 20 secondi in cui si fissa un oggetto lontano almeno 20 piedi, grossomodo sei metri. Ancora, è preferibile indossare occhiali con lenti che filtrano la luce blu.
Per evitare le infezioni invece è necessario seguire una buona igiene delle mani e evitare di toccare gli occhi con le mani sporche. I soggetti allergici che vanno incontro a iperemia oculare possono utilizzare dei colliri con cortisonici.
In generale, per tutti, è importante
recarsi regolarmente dall’oculista per le visite di controllo.