G.B. Mangioni Hospital / 14 luglio 2023

Peli incarniti: cause e rimedi

Peli incarniti: cause e rimedi
I peli incarniti sono frequenti nelle aree continuamente esposte a depilazioni e rasature, soprattutto se svolte in maniera veloce e poco accurata.
Ne parla il dottor Andrea G. Di Stefano specialista in Dermatologia a G.B. Mangioni Hospital di Lecco, ospedale polispecialistico accreditato S.S.N.

Che cosa sono i peli incarniti?

I peli incarniti sono peli che non riescono a fuoriuscire dalla pelle e restano intrappolati. Causano rossore, prurito e infiammazione locale. In alcuni casi può esserci anche dolore, se si effettua pressione. Inoltre possono sviluppare papule, pustole e foruncoli con pus.

Sono chiamati anche pseudofollicolite della barba, ma l’espressione vale per i peli incarniti in qualsiasi zona del corpo soggetta a rasatura. In generale è vero che sono più comuni nella barba e nell’area pubica, dove i peli sono più ruvidi.
peli incarniti sono innocui ma possono creare un disagio estetico, soprattutto se si trovano su braccia e gambe. L’infiammazione cronica e persistente è più diffusa tra le persone con peli ricci, che possono incurvarsi e penetrare sottopelle.

Ci sono altre cause oltre la rasatura?

Gli indumenti troppo aderenti che impediscono alla pelle di traspirare possono aggravare la situazione. Anche una cattiva igiene della cute può favorire la presenza di peli incarniti: il surplus di cellule morte impedisce al pelo rasato o strappato di fuoriuscire durante la crescita.

Possono avere conseguenze sulla salute?

In genere no e guariscono da soli. Però a volte possono provocare lesioni che possono infettarsi se non vengono trattate in modo adeguato: questo vale soprattutto quando sono presenti pustole con pus e le si fa scoppiare. I batteri dispersi riescono a entrare più in profondità e possono formare cisti, noduli e infiammazioni dei tessuti.
Un’altra complicanza è la formazione di una cicatrice dura e permanente, chiamata cheloide.

Come prevenire il problema?

Non è sempre possibile prevenire questo problema, ma sicuramente ci sono buone norme da seguire per la rasatura e la depilazione.
Intanto, ridurne la frequenza.
Bisogna evitare di radersi a secco e non bisogna tendere la pelle durante la procedura. La rasatura deve avvenire con un rasoio a lama singola e nella direzione di ricrescita dei peli. Effettuare periodicamente uno scrub corpo o viso delicato aiuta a liberare i peli che potrebbero restare intrappolati.

Se il problema si presenta di frequente è opportuno rivolgersi al Dermatologo per individuare una soluzione. Nel caso, seppur raro, che si manifestino segni di infezione cutanea come febbre, gonfiore, calore, secrezioni di pus e cattivo odore, contattare tempestivamente il Dermatologo.

Come eliminare i peli incarniti?

Innanzi tutto è opportuno interrompere le depilazioni e le rasature nell’area interessata, fino alla guarigione della pelle. E poi bisogna assolutamente evitare di rimuovere il pelo incarnito usando la pinzetta leva-ciglia. Potrebbe causare altre lesioni e sanguinamenti con un peggioramento estetico.

Meglio invece parlare con il proprio medico, per ottenere dei trattamenti più specifici e efficaci, da usare su prescrizione medica, come per esempio:
  • la tretinoina per uso topico per esfoliare le cellule morte e liberare i peli incarniti;
  • gli antibiotici topici per curare le infezioni cutanee e prevenirle;
  • creme viso a base di steroidi con funzione antinfiammatoria;
  • lozioni di acido glicolico per ammorbidire i peli ricurvi;
  • lozioni al perossido di benzoile per uso topico, per seccare le pustole piene di pus;
  • creme con eflornitina per ridurre la ricrescita dei peli.
Quando il problema è frequente o molto esteso può essere opportuno ricorrere alla depilazione laser e all’elettrolisi.
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Revisione medica a cura di: Dott. Andrea Giuseppe Di Stefano

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