Patologie Cisti Pilonidale La cisti pilonidale è la più frequente causa di suppurazione nella regione sacrococcigea. Viene detta anche sacro-coccigea, in quanto si forma nella zona mediana compresa fra i due glutei. Origine L’ eziopatogenesi di tale affezione non è chiara, la teoria piu accreditata è quella che derivi da una reazione da corpo estraneo. Decisiva per l’instaurarsi della malattia è la presenza di peli o di capelli che si accumulano nella fossetta coccigea e che , per scarsa igiene, l’azione di microtraumatismi e pressione negativa che si crea nel sottocutaneo durante il movimento, si accumulano e vengono inclusi nei piani sottocutanei profondi. Lo sfregamento dei glutei, la posizione seduta inducono un aumento delle forze di pressione che a loro volta potrebbero favorire la formazione di cisti e fistole. La malattia ha una prevalenza nel sesso maschile (3:1) di età compresa tra 17-30 anni con picchi tra i 19 e 25. Nelle donne il picco d’ incidenza si ha in età piu precoce. E’ piu frequente negli individui di carnagione scura con irsutismo . Spesso è frequente nei soggetti che si trovano spesso alla guida di veicoli non particolamente confortevoli, soggetti a microtraumatismi continui sulla regione anococcigea, oppure sportivi (ciclismo equitazione etc). In rari casi è associata ad una patologia congenita quale la spina bifida. Come si manifesta Raramente ci si accorge di esserene affetti quando non è presente un infezione. In fase quiesciente può essere visibile uno o piu orifizi cutanei con un pelo. In fase attiva invece si presenta come un vero e proprio ascesso ( rossore, dolore e e gonfiore in regione sacrococcigea ed in alcuni casi febbre). In caso di mancato trattamento, oppure particolare frequenza delle infezioni, possono formarsi una o più fistole in corrispondenza, con le relative piccole cavità. Come si arriva alla diagnosi La diagnosi viene posta dal medico in base alla sede dell’orifizio primitivo (posteriore rispetto all’ano) e l’ispezione della cute che consente di identificare il rigonfiamento ed eventualmente i tragitti tubulari tipici delle fistole. In alcuni casi dubbi il medico potrà eseguire l’esplorazione rettale ed anoscopia per accertarsi che non ci siano fistole in comunicazione con esso e richiedere l’esecuzione di una risonanza magnetica della pelvi. Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.