La Flebologia si occupa dello studio, diagnosi e cura delle malattie delle vene (dal greco Flebs=vena) che possono interessare il sistema venoso superficiale e profondo degli arti, prevalentemente inferiori. Quando si parla di
sindrome varicosa degli arti inferiori i sintomi più comuni che si manifestano sono pesantezza, formicolio, bruciore, prurito, dolore, crampi muscolari, mentre i segni tipici sono vene dilatate, edema, alterazioni cutanee e ulcere.
Perché è una patologia da tenere sotto controllo?
La patologia varicosa degli arti inferiori
non deve mai essere sottovalutata, non tanto per un discorso estetico e sintomatologico, quanto per le complicanze che possono portare a esiti gravi
quali la trombosi venosa e l'embolia polmonare; non meno importanti, possono derivare sempre da una insufficienza venosa anche alterazioni cutanee fino alla
comparsa di ulcere agli arti inferiori.
La patologia
colpisce prevalentemente le donne per cui la visita flebologica di prevenzione è sempre consigliata
soprattutto quando si sono avute più gravidanze perché le pluripare in percentuale presentano più segni e sintomi tipici della patologia varicosa rispetto a chi non ha mai avuto figli (pluripare 10-63%, nullipare 4-26%). “Si consiglia – spiega
il dottor Fabio Tagliabue, flebologo di
G.B. Mangioni Hospital struttura polispecialistica
GVM Care & Research di Lecco - in presenza di sospetta iniziale sindrome varicosa, una valutazione flebologica che comporta una prima visita alla quale può essere associata
un approfondimento diagnostico mediante indagine ultrasonografica Ecocolordoppler per poter consigliare
il trattamento terapeutico sia farmacologico che chirurgico. A tal fine – prosegue - appare opportuno sottolineare l’enorme importanza che riveste l’Ecocolordoppler venoso agli arti Inferiori che diventa indagine imprescindibile per una corretta diagnosi sia di insufficienza venosa che di trombosi del circolo venoso profondo e superficiale, ma soprattutto, se utilizzata dal medico chirurgo flebologo,
strumento per una corretta scelta terapeutica, sia essa appunto chirurgica che conservativa”.
G. B. Mangioni Hospital è da anni all’avanguardia nella diagnosi e nei trattamenti: si effettuano visite flebologiche con indicazione a
trattamenti vascolari sia medici che correttivi chirurgici ed eventualmente estetici (teleangectasie) con particolare riferimento alle
tecniche chirurgiche endovascolari, mininvasive, effettuate in anestesia locale, con dimissione rapida e ottimale ripresa del paziente, quale la termoablazione Laser: “Si tratta di un’attività decennale presso la nostra struttura – continua il dottor Tagliabue - e della quale, in relazione alle indicazioni per il trattamento, dobbiamo ammettere di andare particolarmente fieri”.