Primus Forlì Medical Center / 07 febbraio 2024

Spirometria: un esame per valutare la salute dei polmoni

Spirometria: un esame per valutare la salute dei polmoni
La spirometria è un esame essenziale per valutare lo stato di salute dei polmoni dai quali dipende la funzionalità dell’apparato respiratorio, ma che lavorano anche in sinergia con il cuore.
Il dott. Alessandro Zanasi, pneumologo e responsabile del Centro della Tosse del Primus Forlì Medical Center, spiega come funziona la spirometria e quando può essere prescritta.

Come funziona la spirometria?

La spirometria si esegue stringendo tra le labbra un boccaglio ed eseguendo una inspirazione profonda, soffiando poi con forza tutta l’aria verso l’esterno.
Il boccaglio è collegato a un dispositivo che registra alcuni parametri come la Capacità Vitale Forzata (CVF), il volume di aria espirata che riesce ad espellere in seguito ad una profonda inspirazione, e il volume espiratorio massimo (VEMS), che corrisponde al volume di aria che viene emessa nel primo secondo di espirazione e che permette quindi di calcolare la velocità di svuotamento dei polmoni. Grazie a questi parametri il medico pneumologo può individuare la presenza di ostruzioni o restrizioni nel flusso respiratorio.
L’esame è indolore e breve, di una durata di circa 15 minuti.

Talvolta, nel caso di pazienti con fibrosi polmonare, dopo la spirometria si esegue un esame di approfondimento, il Dico, che consente di studiare gli scambi tra sangue e ossigeno.

Come ci si prepara all’esame?

Il pasto precedente all’esame deve essere leggero e bisogna evitare di bere alcolici nelle 4 ore precedenti la spirometria. Anche le sigarette devono essere evitate, nelle 12 ore antecedenti. Importante, inoltre, indossare abiti comodi che non influiscano sull’espansione toraco-polmonare.

Quando viene prescritta?

La spirometria può essere prescritta sia per eseguire diagnosi, in caso di sospetti, che per valutare lo stadio di una patologia, o i progressi di una terapia in corso. Inoltre è obbligatoria per ottenere il Certificato di idoneità all’attività sportiva. Può risultare utile anche in preparazione ad alcuni interventi chirurgici, per valutare la funzione polmonare del paziente.

Quali patologie possono essere diagnosticate con la spirometria?

La spirometria permette di diagnosticare e valutare il progredire di patologie ostruttive delle vie aeree e di sindromi restrittive, e cioè patologie che impediscono ai polmoni di espandersi completamente durante la respirazione. Tra le più frequenti: fibrosi polmonare, BPCO, asma.

Quali sono i campanelli d’allarme per i quali è opportuno rivolgersi ad uno pneumologo?

In presenza di tosse, sibili, catarro protratti a lungo, o di difficoltà respiratorie o saturazione bassa, è opportuno recarsi dallo pneumologo ed eseguire la spirometria.
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Revisione medica a cura di: Dott. Alessandro Zanasi

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