Si chiama
Tissue Sparing Surgery, ossia
chirurgia del risparmio tissutale, e rappresenta la nuova frontiera della
mininvasività, sempre più utilizzata da ortopedici e traumatologi per il trattamento di protesi d’anca, ginocchio e spalla.
Per capire di cosa si tratta, ci siamo rivolti al
Dott. Giovanni Vavalle, responsabile dell’
Unità Operativa di Ortopedia dell’
Ospedale Santa Maria di Bari, cui abbiamo chiesto quali siano le differenze tra Tissue Sparing Surgery e chirurgia mininvasiva, i vantaggi della TSS e le sue applicazioni in campo ortopedico.
Cos’è la Tissue Sparing Surgery
La Tissue Sparing Surgery, cioè chirurgia del risparmio tissutale, più che una tecnica è in realtà una
nuova filosofia chirurgica, come l’aveva definita già nel 2006 il professor Francesco Pipino, uno dei maggiori pionieri nella chirurgia protesica in Italia.
È caratterizzata dall’
intervenire risparmiando il più possibile sia i tessuti cosiddetti nobili dell’organismo, quali tendini, muscoli e capsula articolare,
che la struttura ossea del paziente.
La differenza tra Tissue Sparing Surgery e chirurgia mininvasiva
La caratteristica principale della chirurgia mininvasiva è l’esecuzione dell’intervento con piccoli tagli, nettamente inferiori a quelli delle tecniche tradizionali. Le tecniche mininvasive prevedono, dunque, accessi di dimensioni ridotte che, però, non sempre permettono di risparmiare i tessuti non coinvolti dal processo artrosico.
La Tissue Sparing Surgery, invece, ha l’obiettivo di risparmiare il più possibile sia i tessuti molli che il tessuto osseo, puntando ad
alterare il meno possibile l’anatomia e la biomeccanica dell’articolazione interessata.
Si opera, infatti,
accedendo attraverso spazi naturali tra i piani muscolari, senza la necessità di sezionare o distaccare i relativi tendini, divaricando semplicemente i muscoli. Inoltre, l’architettura ossea viene il più possibile salvaguardata attraverso l’
impiego di protesi cosiddette a conservazione, per cui viene rimosso solo il tessuto osseo coinvolto dal processo artrosico. Questo rappresenta un indubbio vantaggio nei pazienti giovani.
I vantaggi
I principali vantaggi della chirurgia del risparmio tissutale, rispetto a tecniche di chirurgia tradizionali, sono:
- minore sanguinamento, in quanto i tessuti non vengono aggrediti chirurgicamente;
- riduzione del dolore post operatorio, grazie al rispetto delle strutture muscolari e delle loro inserzioni;
- ripresa più rapida, con recupero funzionale precoce per via del rispetto dell’anatomia dell’articolazione e quindi del minor trauma chirurgico che ne deriva.
Le patologie
La filosofia della Tissue Sparing Surgery si può applicare a
qualsiasi tipo di chirurgia, da quella generale alla Breast surgery. In particolare, in Ortopedia trova spazio nella chirurgia protesica di:
L’espressione più classica della TSS è la
protesi all’anca con accesso chirurgico per via anteriore. La via di accesso anteriore permette, rispetto alla chirurgia tradizionale, di evitare il danneggiamento di muscoli e tendini, che non vengono distaccati, ma semplicemente divaricati. Il trauma chirurgico per il paziente è estremamente ridotto, con minore dolore e sanguinamento, in quanto vengono salvaguardati i tessuti nobili e l’anatomia della articolazione. I tempi di recupero sono inferiori a quelli degli interventi tradizionali: il ricovero dura 3/4 giorni; il paziente riesce ad alzarsi dal letto e a camminare già il giorno successivo al trattamento chirurgico con l’utilizzo di due supporti; dopo 15 giorni di solito abbandona il primo supporto e dopo un mese anche il secondo.
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