La scelta di intervenire sulle cicatrici può essere dovuta non solamente a criteri estetici, per andarne a ridurre dimensioni e spessore, ma soprattutto al bisogno di ritrovare il benessere dell’intero organismo, restituendo la mobilità ridotta dalle aderenze prodotte dal processo di cicatrizzazione della ferita.
Presso
Tiberia Hospital di
Roma è possibile ora usufruire dell’innovativo
macchinario Endermologie che permette di intervenire su cicatrici di diversa natura andando a ristabilire la corretta elasticità della pelle e dei tessuti.
Che cosa è una cicatrice
La cicatrice è
una riparazione del corpo ad una ferita. Infatti, l’organismo per proteggere se stesso deve fare in modo che nessun taglio rimanga aperto, per non consentire ad agenti patogeni esterni di penetrarvi e metterne in pericolo l’incolumità.
Ad ogni lesione della pelle, sia essa una ferita da trauma o di natura chirurgica,
viene attivato un processo cellulare di rigenerazione: collagene e fibroblasti vengono trasportati dal sangue nel punto della ferita attraverso complessi meccanismi, unendo i lembi della lesione, depositando nuovo tessuto connettivo che permette la cicatrizzazione. Le cellule specializzate, quindi, vanno a formare una sorta di “muro” sovrapponendosi l’una all’altra. Può succedere, però, che queste continuino a crescere oltre il necessario, andando a
formare delle cicatrici particolari chiamate ipertrofiche e cheloidi.
Parliamo di
cicatrici ipertrofiche quando la crescita è in altezza il cosiddetto “cordone”, e di
cheloidi quando avviene in larghezza (l’immagine è proprio quella delle chele di un granchio). Oltre a ciò che avviene all’esterno, è importante comprendere
cosa succede al di sotto della pelle. Gli strati di epidermide e connettivo, infatti, sono abitualmente separati e tra loro, disposti in fasce e “scivolano” l’uno sopra l’altro, fornendo elasticità al tessuto e quindi non ostacolando i movimenti del corpo.
Con la formazione della cicatrice, invece, si verificano delle aderenze del tessuto connettivo e dell’epidermide che, oltre a provocare un inspessimento della pelle, riducono l’elasticità dei tessuti. Questa trazione costante non interessa solamente zona interessata, ma anche gli organi circostanti. Questo è un aspetto molto importante da tenere in considerazione, poiché la continua trazione nel tempo influirà sulla postura e sugli organi o apparati sottostanti portando a sintomi come ad esempio ernie nella zona lombosacrale per le donne che si sono sottoposte a taglio cesareo.
La tecnologia innovativa
Endermologie permette di intervenire direttamente sulle cicatrici e sul tessuto circostante. Effettuando un massaggio meccanico tramite manipoli appositi, con il macchinario si interviene nella zona interessata secondo il principio della pressione negativa. Questo permette il sollevamento dei tessuti superficiali e profondi
migliorando considerevolmente il trofismo cutaneo,
favorendo anche
la circolazione del sangue e
l’ossigenazione dei tessuti che ritrovano, alla fine del ciclo di trattamento, elasticità e mobilità. Il trattamento, le cui sedute hanno una durata media tra i 30 e i 40 minuti, è assolutamente non invasivo e indolore, e porta ad un considerevole miglioramento dei tessuti sia dal punto di vista estetico che funzionale. Esso è indicato per lesioni recenti e non, incluse quelle non superficiali dovute a radioterapia.