Tumori rari: paziente salvato dall'équipe multidisciplinare di Maria Cecilia Hospital

Tumori rari: paziente salvato dall'équipe multidisciplinare di Maria Cecilia Hospital
Damiano è un uomo di origini brindisine che vive con la famiglia a Fano. All’età di 49 anni gli viene diagnosticato un tumore molto raro con un’incidenza bassa di 1 caso ogni dieci mila persone: si tratta di uno schwannoma, un neurinoma del sistema nervoso periferico legato al nervo vago alla base del cranio.

Grazie ad un approccio multidisciplinare che ha coinvolto specialisti di diversi dipartimenti, a Maria Cecilia Hospital, l’équipe composta dal dottor Giulio Boscarino, Chirurgo Vascolare, coordinatore dell’U.O. di Chirurgia Vascolare di San Pier Damiano Hospital, e dal dottor Paolo Biondi, Chirurgo Maxillo-Facciale, coordinatore dell’U.O. di Chirurgia Maxillo-Facciale di Maria Cecilia Hospital, è riuscita a rimuovere con successo il tumore, nonostante la sede particolarmente a rischio della neoplasia.

La massa era posizionata infatti sulla base cranica, strettamente adesa alla biforcazione carotidea destra. Per questo l’intervento ha coinvolto la Chirurgia Vascolare, guidata dal dott. Boscarino, per la fase di sbrigliamento del tumore dai vasi cranici in modo da liberare il campo operatorio, e la Chirurgia Maxillo-facciale, guidata dal dott. Biondi, per la sua asportazione.

“Solitamente è la figura del neurochirurgo che si occupa degli schwannomi. Considerando però la posizione del tumore in caso, particolarmente adeso alla biforcazione della carotide, – spiega il dott. Boscarino – si è ritenuto necessario un approccio vascolare: il rischio di lesioni alla carotide era alto proprio in prossimità del suo ingresso alla base del cervello. Il chirurgo vascolare era richiesto in sala operatoria nell’eventualità in cui fosse stato necessario intervenire per riparare immediatamente un eventuale danno ai vasi”.

Maria Cecilia Hospital è una delle poche strutture italiane in cui è riconosciuta l’expertise adatta ad affrontare questo tipo di interventi: la presenza di una tecnologia d’avanguardia come la Gamma Knife (strumento radiochirurgico avanzato utilizzato nell’ambito della neurochirurgia stereotassica e caratterizzato da non- invasività) permette infatti di intervenire, laddove necessario, anche con la radioterapia di precisione qualora il tumore sia di dimensioni elevate per ridurne l’entità e affrontarlo successivamente a livello chirurgico.
Revisione medica a cura di: Dott. Paolo Biondi, Dott. Giulio Boscarino

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