Visita ortottica: che cos’è e a cosa serve

visita ortottica
La visita ortottica ha come obiettivo la valutazione e la riabilitazione dei deficit muscolari e sensoriali che possono colpire l’occhio. Il sistema visivo, infatti, ha una muscolatura alquanto complessa che, per funzionare correttamente, deve essere tenuta in allenamento.  Molte problematiche possono insorgere nei primi anni dello sviluppo, altre con l'età e l'usura del nostro sistema visivo. Il Dottor Mario Fagiano -Specialista in Oftalmologia - presso la Clinica Santa Caterina da Siena di Torino, ci spiega in che cosa consiste la valutazione ortottica e a che cosa serve.

A che cosa serve

La visita ortottica è complementare alla visita oculistica – spiega il Dottor Fagiano -  e serve per accertare la presenza di alterazioni a danno dell’apparato neuromuscolare dell’occhio. Queste anomalie possono coinvolgere qualsiasi livello del percorso dei nervi che contribuiscono al movimento dell’occhio. E’ particolarmente indicata nei primi anni di vita perché, con una diagnosi tempestiva e l’apprendimento di esercizi di “ginnastica oculare”, è più facile far regredire le patologie diagnosticate rispetto all’età adulta. L’obiettivo della visita è di identificare un trattamento mirato al disturbo riscontrato.

I disordini dell’apparato neuromuscolare possono provocare alterazioni della qualità della vista quali: 
  • alterazione della visione binoculare
  • strabismo
  • ambliopia (occhio pigro)
  • difetti di convergenza (differenti dallo strabismo)
  • diplopia (visione doppia)
  • anisometropia (occhi con rifrazione diversa)
  • nistagmo (movimento involontario, anomalo e rapido degli occhi)
  • paralisi oculare 

Come si svolge la visita ortottica

Solitamente la visita ortottica è affiancata a quella oculistica e inizia con la valutazione dei muscoli oculari prima su un occhio, poi sull’altro, poi su entrambi simultaneamente, per verificarne il corretto movimento. Successivamente si passa alla convergenza, ossia la capacità di mettere a fuoco gli oggetti che, da lontano, vengono avvicinati sempre più verso il centro degli occhi del paziente senza che la visione risulti doppia. 
Nel corso della visita viene controllata anche l’acuità visiva, capacità di riconoscere simboli, numeri e lettere a una certa distanza. 
Dopodiché si passa a test più specifici che differiscono in relazione al disturbo da diagnosticare. Esiste una procedura denominata “dei 21 punti” che esamina in maniera assolutamente completa tutte le funzioni dinamiche collegate alla visione
L’ultimo step è quello della riabilitazione della funzione visiva, per rieducare la motilità oculare e correggerne eventuali alterazioni. 
Nei primi anni di vita sono importanti visite periodiche con l’ortottista, mentre in età adulta si può richiedere una valutazione ortottica qualora si manifestino sintomi quali: difficoltà visive, nel corso della lettura o dell’uso del computer, affaticamento visivo (astenopia), cefalee e visione doppia.
Per prenotare una visita contatta la struttura chiama il numero 011 8199300 oppure utilizza il form dedicato
Revisione medica a cura di: Dott. Mario Fagiano

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