Presso la Radiologia di Città di Lecce Hospital è possibile eseguire la
Risonanza magnetica al cuore (RM cardiaca), una metodica di Diagnostica per immagini non invasiva che sfrutta campi magnetici e onde di radiofrequenza per studiare in modo approfondito tessuti e strutture del cuore, e di rintracciare un gran numero di patologie ad esso riconducibili.
Ambiti di indagine
La risonanza magnetica cardiaca serve a valutare il sistema cardiovascolare nel suo complesso, in particolare:
- massa e funzione ventricolare
- perfusione e vitalità del miocardio
- valvole cardiache
- cardiomiopatie di origine genetica
- patologie cardiovascolari
Come si svolge la risonanza magnetica cardiaca
L’apparecchiatura impiegata per eseguire la Risonanza magnetica è costituita da un
cilindro aperto sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Lo spazio all’interno di questo grande tubo si chiama
gantry e all’interno viene posizionato il
lettino sul quale viene fatto sdraiare il paziente.
Il lettino è circondato dai campi magnetici che sono paragonabili a grandi calamite che emettono onde a radiofrequenza e mediante le quali avviene il
monitoraggio del cuore.
Grazie ad una sofisticata tecnologia è possibile intercettare i segnali emessi dal cuore e trasformarli nelle immagini rielaborate a loro volta da un computer.
Durante l’esame rmn, il paziente rimane immobile e, se ne ha bisogno, può attraverso un pulsante presente nel macchinario, chiedere l’intervento del personale tecnico in caso di disagio.
Il mezzo di contrasto
La Risonanza Magnetica del cuore può essere eseguita con il
mezzo di contrasto che permette di identificare con più chiarezza e precisione determinate patologie. II mezzo di contrasto viene somministrato per via endovenosa. La quantità del mezzo cambia in base al distretto corporeo da indagare e all’aspetto diagnostico da accertare.
Controindicazioni
La Risonanza magnetica, non utilizzando radiazioni ionizzanti,
non comporta rischi. L’assenza di radiazioni rende la rmn particolarmente adatta anche per la ripetizione di esami a breve distanza di tempo.
La risonanza magnetica ha
controindicazioni per i portatori di pace-maker cardiaco o di neuro stimolatori perché il funzionamento di questi dispositivi può essere danneggiato dal campo magnetico e/o dalle onde elettromagnetiche. Le altre possibili controindicazioni sono legate alla presenza di materiale ferromagnetico nel corpo del paziente, come protesi articolari, stent vascolari, valvole cardiache metalliche.
Per questo prima di eseguire l’esame, il paziente deve esibire una apposita documentazione in cui viene attestata la compatibilità del dispositivo con l’apparecchiatura usata per la risonanza e dopo colloquio anamnestico con il medico responsabile dell’esame.
Grazie ai progressi della tecnologia ormai da diversi anni gran parte dei metalli utilizzati sono compatibili con la risonanza magnetica.