ricovero
L’Unità Operativa di Oculistica di Città di Lecce Hospital si occupa del trattamento chirurgico di numerose patologie oculari, con interventi mininvasivi in regime di Day Surgery.
In particolare, vengono eseguiti trattamenti chirurgici per:
· la correzione dei vizi di refrazione;
· la cataratta;
· il glaucoma;
· le patologie corneali.
Tecniche di correzione per miopia, ipermetropia e astigmatismo
La chirurgia refrattiva è la branca della chirurgia oculare che si occupa della correzione e risoluzione dei difetti visivi come la miopia, ipermetropia e l’astigmatismo.
Per correggere i difetti visivi si utilizza attualmente il laser ad eccimeri, un tipo di laser che modifica la geometria, e quindi la curvatura, della cornea, cioè della lente anteriore dell’occhio. Con l’uso del laser ad eccimeri si asportano minime quantità di tessuto corneale, nell’ordine dei millesimi di millimetro, in maniera indolore e durante una procedura che dura pochissimi minuti, in anestesia topica (locale).
Ogni intervento di chirurgia refrattiva è preceduto da una attenta valutazione del segmento anteriore, completa di misurazione del difetto visivo, della pressione endoculare, dello spessore della cornea (pachimetria), della geometria corneale (topografia) e del diametro della pupilla (pupillometria). Se tutti i parametri considerati rientrano nella normalità si potrà procedere alla programmazione dell’intervento di chirurgia refrattiva.
Le tecniche a disposizione sono fondamentalmente due: una di superficie denominata PRK e una che invece prevede un taglio del tessuto corneale LASIK o FEMTOLASIK. La differenza tra le due è sostanziale e la tecnica viene scelta dal chirurgo a seconda delle necessità del paziente e del singolo caso. I risultati dell’intervento di chirurgia refrattiva sono in ogni caso sovrapponibili tra le due tecniche. Il potenziale candidato alla correzione di un difetto refrattivo verrà, quindi, attentamente selezionato e indirizzato alla chirurgia solo dopo aver completato un percorso diagnostico approfondito ed esaustivo.
Se il difetto refrattivo risulta molto elevato (miopie maggiori di 10 diottrie, ipermetropie maggiori di 4 diottrie) si possono prendere in considerazione tecniche chirurgiche alternative come l’impianto di lenti intraoculari cosiddette fachiche (che si posizionano al davanti del cristallino naturale), oppure la cosiddetta facorefrattiva (l’estrazione del cristallino trasparente e l’impianto di lente intraoculare).
Metodiche chirurgiche per la cataratta
La cataratta consiste in un opacamento del cristallino, una lente naturale dell’occhio che, insieme alla cornea, costituisce una delle lenti del sistema visivo. Normalmente il cristallino è una lente trasparente, ma quando si opacizza non permette più il passaggio dei raggi luminosi che vanno poi a fuoco sulla retina.
I sintomi sono un calo della visione, una ridotta luminosità e contrasto, nonché una ridotta percezione dei colori: il tutto si traduce in un netto calo del visus che compromette le attività quotidiane, come lavorare e guidare un automezzo. La soluzione chirurgica è l’unica in grado di ripristinare una corretta visione per il paziente.
La Facoemulsificazione
L’equipe esegue una innovativa tecnica di correzione della cataratta che è la Facoemulsificazione, anche in pazienti di età avanzata, ultranovantenni, che consiste nella asportazione del cristallino opacizzato, con la sostituzione dello stesso con una protesi. Tale intervento è molto più sofisticato rispetto alle procedure tradizionali, in quanto ha una sempre maggiore valenza refrattiva oltre che visiva ed inoltre si avvale di tecnologia evoluta. Viene eseguita una mini incisione di 2,5 millimetri in appena 6 minuti.
Il giorno dopo l’intervento si procede con un controllo seguito da altri a distanza di una settimana e di 20 giorni.
Il paziente recupera circa il 70% della vista a distanza di qualche ora dalla procedura e già dal giorno dopo vede molto meglio. Si passa in poco tempo da una visione indistinta e fumosa alla luce, facendo sperimentare al paziente quello che si chiama wow effect, (effetto wow), ossia lo stupore del paziente nel rivedere la luce, gli oggetti e i colori della realtà.
Il paziente con problemi di cataratta viene gestito in regime di day service e aiutato nel percorso dalla diagnosi al trattamento in sala operatoria, fino al termine del periodo di recupero post-operatorio.
Ogni anno vengono eseguite oltre 1000 procedure chirurgiche per cataratta.
Impianti di protesi oculari
Presso Città di Lecce Hospital è disponibile la possibilità di utilizzare una lente intraoculare altamente sofisticata ed innovativa, denominata Eyemax IOL AMD.
La procedura innovativa prevede l’inserimento della lente Eyemax all’interno dell’occhio attraverso una piccola incisione dopo un intervento di cataratta, che interessa il cristallino. L’intervento – in anestesia locale – dura meno di 10 minuti e non provoca nessun tipo di dolore.
La lente viene poi posizionata nel sacco che contiene il cristallino naturale, rimosso con l’intervento. Questa lente innovativa, a differenza delle lenti intraoculari standard, che producono una visione nitida al centro, cerca di compensare deviando le immagini dalla retina centrale, danneggiata nella maculopatia, su zone limitrofe di retina integra e sana, producendo anche un ingrandimento delle immagini. Il paziente potenziale candidato all’impianto di lente Eyemax deve essere valutato attentamente e seguire un percorso diagnostico che lo può portare all’intervento chirurgico: dopo l’intervento sarà necessario un periodo di riabilitazione per poter iniziare a beneficiare dei vantaggi di questa lente rivoluzionaria.
Il glaucoma
L’Oculistica di Città di Lecce Hospital è, inoltre, un centro di diagnosi altamente qualificato per il glaucoma.
Il trattamento chirurgico prevede un eventuale trattamento sul trabecolato (chirurgico o parachirurgico con l’uso del laser), un impianto di una valvola drenante oppure la chirurgia della cataratta in alcuni casi particolari (pupille con aderenze dette sinechie o casi di pseudoesfoliatio).
Il cheratocono
Il cheratocono è una patologia degenerativa non infiammatoria della cornea, spesso bilaterale, di solito asimmetrica, che conduce a errori refrattivi con riduzione dell’acuità visiva e progressivo assottigliamento della cornea centrale e paracentrale La prevalenza di presentazione è molto differente nelle diverse zone del mondo ma in Italia alcune zone presentano una prevalenza maggiore: il Salento e la Calabria.
Per il trattamento di questa patologia così diffusa nel Salento e così importante per le ricadute sociali nella popolazione, presso Città di Lecce Hospital è possibile eseguire il trattamento Cross-linking. Attraverso tale tecnica parachirurgica si rinforzano le fibre collagene della cornea in tal modo consolidando la struttura corneale sfiancata nella patologia cheratocono ed in altre patologie ectatiche corneali come la degenerazione corneale pellucida e altre ectasie iatrogene.
Al fine di consentire un corretto approccio diagnostico durante la visita oculistica standard si eseguiranno degli esami addizionali, utili all’inquadramento della patologia: la topografia corneale e la pachimetria corneale. A questi esami basilari spesso si affiancano altri esami come l’OCT anteriore.