L’esame dei
potenziali evocati è un’indagine neurofisiologica basata su stimolazioni elettriche o di altra natura che consentono di monitorare il percorso e il corretto funzionamento di specifiche
vie di senso.
Studia la funzionalità delle vie nervose che conducono gli stimoli sensoriali dalla periferia verso il Sistema Nervoso Centrale. Questo esame non è di per sé diagnostico ma completa la diagnosi clinica di alcune malattie neurologiche e permette di individuare a quale livello delle vie nervose si trova la lesione (diagnosi di sede).
In che cosa consiste l’esame dei potenziali evocati?
Si distinguono diversi tipi di analisi in base al tipo di risposta sensoriale che si intende monitorare. Presso Primus Forlì Medical Center è possibile eseguire tre tipi di esami:
- potenziali evocati visivi (PEV): studiano la conduzione degli stimoli visivi (mediata dal nervo ottico) dalla retina alla corteccia cerebrale visiva;
- potenziali evocati acustici (PEA): studiano la trasmissione degli stimoli uditivi (mediata dal nervo acustico) dalla coclea alla corteccia cerebrale temporale;
- potenziali evocati somato-sensoriali (PESS): studiano la percezione e la conduzione degli stimoli sensitivi dall’intera superficie corporea fino alla corteccia cerebrale.
Come si effettua l’analisi dei potenziali evocati?
La valutazione dei potenziali evocati viene eseguita a livello ambulatoriale mediante l’apparecchiatura per elettromiografia. È un esame
non invasivo e
indolore, durante il quale il paziente viene esposto a stimoli sensoriali di varia natura. Gli stimoli visivi sono somministrati mediante un monitor o flash luminosi, gli stimoli acustici mediante cuffie e gli stimoli somatosensoriali mediante impulsi elettrici indolori e di bassa intensità.
La risposta agli stimoli viene registrata mediante
elettrodi di superficie, che vengono incollati sul corpo e non causano disagio al paziente. Il corretto posizionamento degli elettrodi richiede una preparazione meticolosa, di cui si occupa il tecnico neurofisiologo. L’esecuzione dell’esame richiede solo una minima collaborazione da parte del paziente, che può rimanere tranquillo e rilassato per tutta la durata del test.
Ci sono controindicazioni?
L’analisi dei potenziali evocati non presenta controindicazioni specifiche e non richiede la sospensione preliminare di farmaci. Il paziente non ha bisogno di accompagnamento e può riprendere le proprie attività subito dopo la fine dell’analisi.
Quanto dura l’esame?
L’esame dei potenziali evocati, eseguito da un tecnico neurofisiologo specializzato, ha una durata di circa 45-60 minuti.