Dolore al fianco: quando preoccuparsi?

Dolore al fianco: quando preoccuparsi?
Le cause del dolore al fianco destro o sinistro possono essere varie. A volte si tratta di questioni banali che si risolvono da sole nel giro di pochi giorni, altre volte invece il dolore potrebbe essere la spia di qualche problematica più importante.

Lo spiega il Dott. Nicola Castaldini, specialista in Medicina Interna presso San Pier Damiano Hospital a Faenza e Primus Forlì Medical Center.

Che cosa può causare il dolore al fianco?

Il dolore al fianco destro oppure sinistro può essere causato da problematiche e patologie degli organi interni, soprattutto reni o organi della cavità addominale, oppure da problemi muscolo - scheletrici.
In quest’ultimo caso, il paziente trova sollievo quando assume determinate posizioni. Cosa che non avviene se il dolore ha una causa viscerale.

Quali patologie possono provocare dolore?

La patologia che si manifesta più comunemente con il dolore al fianco è la calcolosi renale e, con essa, tutta una serie di patologie nefrologiche.
Anche le patologie intestinali possono dare origine questa sintomatologia, su entrambi i lati indifferentemente. Stessa cosa avviene per le ovaie nelle donne.

A sinistra, invece, il dolore potrebbe essere causato da problematiche a carico della milza. A destra, può scaturire dalle vie biliari o dall’appendice. Più raro che si tratti del fegato perché non è dotato di strutture sensibili al dolore, se non nel suo rivestimento fibroso che è chiamato capsula di Glisson e che tipicamente fa male quando facciamo attività fisica dopo i pasti.
A livello muscolo scheletrico, infine, ci sono contratture muscolari o discopatie.

Quando preoccuparsi del dolore al fianco?

Se il dolore è persistente o molto acuto, oppure se non risolve da solo nel giro di pochi giorni, potrebbe essere spia di una patologia organica. Ci sono dei campanelli d’allarme da attenzionare: febbre, prurito, sangue nelle urine, stipsi protratta o irregolarità intestinale.
In alcuni casi il dolore potrebbe sparire in pochi giorni, per esempio se è provocato da una banale infiammazione dell’intestino o da una stipsi passeggera. In altri invece potrebbe nascondere una problematica più significativa, da diagnosticare e trattare.

Come si fa la diagnosi?

La diagnosi richiede un’attenta anamnesi e una visita approfondita. Possono essere utili esami diagnostici ulteriori come esami del sangue, esami delle urine o eco-addome.
Per maggiori informazioni contatta 
SAN PIER DAMIANO HOSPITAL o PRIMUS FORLì MEDICAL CENTER
Revisione medica a cura di: Dott. Nicola Castaldini

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