San Pier Damiano Hospital / 19 aprile 2018

Fibromialgia, ruolo dell’attività fisica per contrastare il dolore

Fibromialgia, ruolo dell’attività fisica per contrastare il dolore
La fibromialgia è una malattia che si caratterizza per una sensibilità particolare al dolore.
Colpisce prevalentemente il sesso femminile, soprattutto donne in giovane età e pre menopausa e i suoi punti cardini sono manifestazioni spesso trascurate,  ma  che   sono molto importanti per  il miglioramento della condizione generale,  come disturbi del sonno e quelli intestinali.
 
Ci racconta questa patologia il Dott. Valentini Marco, reumatologo di San Pier Damiano Hospital.
 

Come si effettua la diagnosi della fibromialgia?

Questa patologia si compone di un insieme di sintomi non collegabile direttamente ad una o più patologie. Solitamente, le pazienti colpite possono svolgere differenti approfondimenti diagnostici che daranno sempre esiti negativi. Questa malattia non presenta indici infiammatori elevati, non ha autoanticorpi, non è quindi facilmente riconoscibile come ad esempio l’artrite reumatoide, non ha esami radiologici che possano mostrare alterazioni che facciano diagnosi. La diagnosi quindi è di tipo clinico e non strumentale e spesso avviene dopo molto tempo.
 

Come viene il sospetto di soffrire di sindrome fibromialgica?

Le pazienti colpite manifestano dolori in tutte le parti del corpo e questo li distingue da manifestazioni artrosiche o artritiche che possono dare dolori prevalentemente articolari. Il dolore persiste e dura senza alcuna correlazione con l’attività fisica o il riposo. Può inoltre coesistere con altri sintomi meno immediati come una profonda stanchezza che riduce il tormento la qualità di vita con ripercussioni anche in ambito lavorativo. Possono anche esserci deficit di concentrazione, di memoria e di riposo notturno. Le pazienti infatti spesso dormono bene ma non traggono beneficio dalle ore di riposo.
 

Come si cura la fibromialgia?

La terapia si deve basare su un approccio multidisciplinare che comprende anche un percorso con uno psicologo, così da imparare ad accettare il proprio stato di salute e saperlo affrontare al meglio (gestione cognitivo comportamentale). E’ importante consigliare alle pazienti un’attività fisica a basso impatto, in quanto la patologia con il movimento si tollera meglio ed anche con un peso corporeo adeguato.  
 
Occorre poi ricordare di non abusare di antinfiammatori inutili per gestione di questo dolore.
La gestione della fibromialgia è un percorso lungo e difficile si basa su diversi meccanismi e si possono utilizzare farmaci che agiscono sul livello periferico, molto specifici e diversi da quelli che si usano normalmente.
 

Chi colpisce principalmente questa patologia?

La fibromialgia insorge prevalentemente nelle donne fra i 25 35 anni e fra e 45/55 anni, si conoscono rari casi in età pediatrica e durante l’adolescenza. Spesso la diagnosi arriva tardivamente, i numerosi sintomi spesso portano ad effettuare numerosi controlli per evitare una scorretta interpretazione.
 
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