Ospedale Cortina / 28 febbraio 2022

Forame ovale pervio: che cos'è e come si diagnostica

Forame ovale pervio: che cos'è e come si diagnostica
Il forame ovale pervio (PFO) è un difetto anatomico del cuore caratterizzato dalla mancata o incompleta chiusura del forame ovale: questa comunicazione tra l’atrio destro e sinistro del cuore è normale durante la vita fetale ma dopo la nascita, o entro il primo anno di vita dovrebbe chiudersi completamente.

E’ una cardiopatia spesso asintomatica oppure può manifestarsi con sintomi neurologici, disturbi ischemici cerebrali (ictus), embolie e conseguenti attacchi ischemici transitori (TIA), emicrania con aura. La sua diagnosi si effettua con l’Ecocolordoppler transcranico con microbolle o Bubble Test.

Che cos'è l'Ecocolordoppler transcranico con microbolle?

L’Ecocolordoppler transcranico con microbolle, noto anche come Bubble Test, è una metodica diagnostica minimamente invasiva, che permette di diagnosticare, con precisione, alcune anomalie del cuore, in particolare la presenza e la grandezza del forame ovale” - spiega la Dottoressa Monica Ferri specialista in Chirurgia Vascolare presso la Diagnostica per Immagini dell’Ospedale Cortina

Quando si esegue il Bubble Test?

“Questa indagine diagnostica, non è solo di competenza cardiologica, anche il Neurologo può farne richiesta - chiarisce sempre la dottoressa - quando vuole chiarire le cause di sintomi neurologici quali: perdita di forza da un braccio, incapacità di parlare per qualche minuto, problemi alla vista, avvertiti dal paziente, come la sensazione di avere una  “tendina nera" che offusca la visione per un breve spazio di tempo, oppure episodi di emicrania ricorrente.

Può essere richiesto anche nell’ambito degli accertamenti per la medicina sportiva per verificare l’idoneità all’attività subacquea, perché, in presenza di un forame ovale pervio vi è una maggior possibilità che insorgano  patologie severe da decompressione post immersione. Infatti, quando un subacqueo emerge troppo rapidamente, da profondità superiori a 10-18 metri, le bolle di azoto non hanno il tempo di sciogliersi e possono passare direttamente nella circolazione arteriosa e provocare un ictus cerebrale o, nel caso in cui si dirigono ai polmoni, embolie polmonari.” 

Come si svolge l’esame e quali sono i tempi di esecuzione?

Viene inserita una agocannula in una vena del braccio, come per fare un prelievo, e si iniettano una soluzione fisiologica ed aria miscelate rapidamente in modo da creare piccolissime bollicine non pericolose per l’organismo. 

Successivamente si posiziona una sonda a ultrasuoni in corrispondenza  della tempia per osservare il flusso dell’arteria cerebrale media, solo in presenza di forame ovale pervio si possono vedere le microbolle a livello di questa arteria. Infatti, queste piccole bolle, in presenza di PFO, passano dalla vena del braccio alla circolazione arteriosa. 

L’iniezione di soluzione fisiologica viene eseguita prima a riposo e, in seguito, nel corso della manovra di Valsalva (espirazione forzata con naso e bocca chiusi, per circa 10 secondi).
L’esame ha una durata di circa 20 minuti e non è necessaria alcuna norma di preparazione. Dopo il Bubble Test si possono riprendere da subito le normali attività della vita quotidiana,uscire dall’ospedale non accompagnati e guidare.

L’esame non ha alcun effetto collaterale, è privo di controindicazioni. Anche i portatori di defibrillatori, di pacemaker e  le donne in stato di gravidanza possono sottoporsi a questo esame, tuttavia, è sempre meglio informare l’operatore del proprio stato.
 
Revisione medica a cura di: Dott.ssa Monica Ferri

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