Anthea Hospital - Bari / 29 gennaio 2021

Holter cardiaco: cos’è, a cosa serve e come si applica

Holter cardiaco: cos’è, a cosa serve e come si applica
Holter cardiaco è il nome con cui viene comunemente chiamato l’elettrocardiogramma dinamico secondo Holter (dal fisico statunitense Norman J. Holter, che inventò la metodica nel 1961).
Un esame non invasivo eseguito impiegando un piccolo registratore che, grazie a elettrodi applicati sul torace del paziente, monitora in maniera continuativa l’attività elettrica del cuore e consente di valutare la regolarità del ritmo e la presenza di aritmie cardiache, alterazioni della frequenza cardiaca, per escludere o confermare patologie coronariche.

Presso l’unità operativa di Cardiologia di Anthea Hospital di Bari, sono in uso Holter cardiaci di nuova generazione, modelli estremamente compatti, che registrano l’elettrocardiogramma non solo durante le tradizionali 24 o 48 ore, ma fino a una settimana. Ne abbiamo parlato con il dott. Mario Siro Brigiani, responsabile dell’unità operativa.

A cosa serve l’Holter cardiaco?
L’Holter cardiaco è un tipo di elettrocardiogramma che viene eseguito in presenza di sospette aritmie discontinue, che compaiono cioè in maniera irregolare e per questo non vengono registrate da un classico ECG a riposo né da un elettrocardiogramma sotto sforzo. La sua particolarità è quella di essere effettuato con l’utilizzo di un elettrocardiografo portatile, che monitora l’attività del cuore per almeno 24 ore consecutive.

In particolare, questo esame è indicato per:
  • il rilevamento di aritmie cardiache (da quelle ipocinetiche, in cui la frequenza del battito è inferiore alla media, alle tachiaritmie, in cui è superiore alla media che, generalmente, è compresa tra i 60 e 100 battiti al minuto);
  • lo studio di alterazioni discontinue del ritmo cardiaco;
  • la diagnosi di cardiopatie ischemiche (specialmente nei casi in cui si manifestano in maniera silente, cioè non accompagnate da una sintomatologia importante come il classico dolore anginoso);
  • l’approfondimento di disturbi come cardiopalmo, dolore al torace, vertigini;
  • il controllo del funzionamento di dispositivi impiantati come il pacemaker;
  • il monitoraggio di parametri cardiaci che possono essere alterati dall’utilizzo di antibiotici o farmaci neurologici.
Quali caratteristiche ha il modello di nuova generazione?
L’apparecchio per l’esame dell’Holter utilizzato dall’unità operativa di Cardiologia di Anthea Hospital è di ultima generazione, e presenta diversi vantaggi: è di ridotte dimensioni, poco più grande di un cerotto, e si applica direttamente sulla pelle, così da non dover portare con sé per ore o giorni la borsa a tracolla in cui vengono posizionati i modelli precedenti, più ingombranti. Inoltre è in grado di registrare su tre canali che, captando frequenze diverse, consentono di avere più dati diversificati disponibili per una analisi completa dell’attività elettrica del cuore; ed infine, può monitorare il tracciato dell’elettrocardiogramma da 24 ore a 7 giorni, passando per tappe intermedie come le 48 e le 72 ore, in base all’indicazione del medico.

Per saperne di più leggi l'articolo dedicato

Come si applica l’Holter cardiaco?
L’Holter cardiaco può essere utilizzato da chiunque: dai bambini di pochi mesi agli anziani; l’esame è indolore e non crea disagi. Non ci sono norme di preparazione, e le uniche accortezze richieste nel periodo di applicazione degli elettrodi sono tenere un diario delle proprie attività e non bagnare la zona in cui sono posizionati. Prendere nota delle attività quotidiane consente, infatti, di monitorare il battito cardiaco in corrispondenza di determinate circostanze (durante i pasti o un’attività fisica intensa).
Con i parametri impostati (durata dell’esame e frequenze cardiache da rilevare), il dispositivo viene applicato in ambulatorio, dal medico specialista, nella regione toracica anteriore, di solito nella zona mammaria sinistra, per ricevere voltaggi più alti dell’elettrocardiogramma.
Dopo che è stato tenuto per il tempo prescritto, viene rimosso da personale infermieristico. Il medico, grazie a un software in grado di organizzare i dati registrati, interpreta il tracciato, cercando la risposta al quesito clinico di partenza, e produce il referto.

Per ulteriori informazioni, contattaci allo 080.5644111 o compila il form
Revisione medica a cura di: Dott. Mario Siro Brigiani

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