La chirurgia robotica è un’
innovazione tecnologica destinata a essere sempre più presente nelle sale operatorie (ACOI, l’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, ha stimato che entro 10 anni ci sarà un robot in ogni sala): la protesica è uno degli ambiti già interessato da questo cambiamento, ma chi può essere candidato alla protesi realizzata grazie all'aiuto di un robot?
Lo abbiamo chiesto al
dott. Gioachino Lo Bianco, responsabile dell’U.O. di
Ortopedia e Traumatologia di
Villa Lucia Hospital, a Conversano. La sala operatoria della struttura, infatti, è dotata del sistema robotico Navio per la chirurgia protesica del ginocchio presente in Puglia.
Chirurgia robotica, cos’è
Il
sistema robotico Navio nasce per fornire un
supporto in sala operatoria all’esperienza del chirurgo, e consente un intervento di massima precisione nell’impianto di protesi ortopediche. A Villa Lucia Hospital è utilizzato per
protesi di ginocchio totale o monocompartimentale (miniprotesi), e presto verrà utilizzato anche per le protesi di anca e di spalla e nella traumatologia sportiva, per le ricostruzioni capsulo-legamentose.
Il sistema esegue una
mappatura tridimensionale dell’articolazione, tramite sensori collocati intra-operatoriamente su femore e tibia e un software recettore, al fine di ottenere uno studio anatomico accurato del ginocchio. Grazie alla ricostruzione è possibile valutare “su misura” sia le componenti della protesi che il posizionamento dell’impianto. Inoltre, in sala operatoria il braccio robotico computer-assistito guida l’intervento del chirurgo esperto, seguendo il modello in 3D per la massima precisione.
I
vantaggi per il paziente sono numerosi:
- posizionamento ottimale della protesi;
- minor dolore post-operatorio con ridotto ricorso agli antidolorifici;
- ridotti tempi di ricovero;
- ridotti tempi di recupero e di ritorno alle attività quotidiane e sportive;
- recupero migliore della naturale funzionalità del ginocchio;
- minor sensazione di corpo estraneo;
- durata maggiore dell’impianto.
Protesi di ginocchio robot-assistita: il candidato ideale
Candidati alla protesi di ginocchio robotica sono
tutti i pazienti per cui è indicato in generale l’intervento di protesi totale o parziale (monocompartimentale). Si interviene chirurgicamente quando un’articolazione è tanto compromessa da portare a dolori non più trattabili solamente con farmaci antinfiammatori e antidolorifici. Tra le cause di tale condizione degenerativa patologie che incidono sulle cartilagini come:
- artrosi cronica senile;
- artrosi dovuta ad artrite reumatoide (infiammazione su base autoimmune);
- artrosi da trauma;
- osteonecrosi.
Se non trattate, problematiche come la gonartrosi, cioè l’
artrosi del ginocchio, possono portare non solo a dolore e infiammazione, ma anche a una grave limitazione funzionale e deformità dell’osso.
L’impianto protesico, in questi casi, consente una
diminuzione del dolore e dell’infiammazione, un miglioramento della funzionalità dell’articolazione e il conseguente miglioramento della qualità della vita del paziente.