Sono stati presentati al
Congresso Europeo di Pneumologia - ERS 2025 - i primi dati sull’impiego della
Focused Pulse High-Frequency Chest Wall Oscillation (FP-HFCWO), una tecnica innovativa che mira a migliorare la gestione dei pazienti con
asma e
broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).
La FP-HFCWO utilizza un dispositivo che, applicato sul torace, genera vibrazioni controllate capaci di facilitare la mobilizzazione ed eliminazione del muco in eccesso. Questa condizione rappresenta una delle complicanze più frequenti e invalidanti nelle malattie respiratorie croniche, spesso responsabile di riacutizzazioni e peggioramento della qualità della vita.
Lo studio, guidato dal
dott. Pier-Valerio Mari, specialista in
Pneumologia e Malattie dell'Apparato Respiratorio presso
Ospedale San Carlo di Nancy di
Roma, struttura romana accreditata con il SSN di
GVM Care & Research, ha coinvolto pazienti con
asma e
BPCO che, nonostante i trattamenti standard, continuavano a presentare instabilità della malattia.
I risultati emersi dallo studio evidenziano dati particolarmente incoraggianti. Le riacutizzazioni si sono infatti ridotte di oltre la metà, sia nei pazienti affetti da
asma sia in quelli con
broncopneumopatia cronica ostruttiva (
BPCO). Parallelamente, i pazienti hanno riportato un miglioramento significativo della qualità di vita, con una respirazione più fluida e una sensibile riduzione dei sintomi. Un altro aspetto di rilievo riguarda il ruolo della tecnologia, che si è confermata un prezioso complemento alle terapie farmacologiche tradizionali, rivelandosi particolarmente efficace nei casi più complessi.
“
Questi dati preliminari suggeriscono che la FP-HFCWO possa rappresentare un supporto terapeutico in grado di migliorare concretamente la vita quotidiana dei pazienti affetti da patologie respiratorie croniche. Sarà tuttavia necessario proseguire con studi di maggiori dimensioni e durata per confermare questi risultati”, commenta il dott. Mari.
L’attività clinica non può prescindere dall’impegno accademico e dalla ricerca scientifica, ed è in questo equilibrio che nasce l’innovazione in medicina, capace di tradursi in nuove possibilità di cura per i pazienti. Lo studio apre prospettive incoraggianti per un approccio integrato alla cura di
asma e
BPCO, patologie che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo e che hanno un impatto significativo sia sulla salute dei singoli pazienti sia sull’intero sistema sanitario, ogni passo avanti in questo campo non è mai fine a sé stesso, ma si traduce in opportunità di cura concrete, che restituiscono dignità e prospettive a chi vive con malattie croniche.
"
La partnership tra Ospedale San Carlo di Nancy e l’UER-Università Europea di Roma – nata con l’istituzione del nuovo corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Ateneo che ha come sede proprio il nostro ospedale – rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra pratica clinica e formazione accademica, capace di favorire una crescita professionale autentica e una visione più completa della cura del paziente. Essere presenti nel campo della ricerca e attivi a livello locale, nazionale e internazionale significa costruire un network solido e dinamico, dove l’ospedale, l’università e il territorio operano in sinergia per generare conoscenza, innovazione e qualità assistenziale condivisa” conclude il
dott. Mari.