La
chirurgia bariatrica è una branca della chirurgia generale che include procedure come la
sleeve gastrectomy ed il
bypass gastrico, volti al trattamento dell’
obesità patologica severa. Questi interventi chirurgici richiedono un approccio complesso e gestito da diversi specialisti all’interno di un team multidisciplinare. La preparazione del paziente prima dell'intervento ed il monitoraggio nel periodo post-operatorio garantisce l'efficacia dell'intervento, minimizza i rischi di complicazioni e permette di ottenere risultati duraturi nel tempo.
La piena collaborazione del paziente è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell'intervento, sia durante la fase di preparazione che nel mantenimento di uno stile di vita sano.
Il team multidisciplinare composto da chirurghi, dietisti, psicologi e altri professionisti sanitari, lavora insieme al paziente per fornire informazioni, le risorse ed il sostegno necessario per affrontare l'intervento chirurgico con successo.
Ne parla il dott.
Francesco Di Capua, chirurgo nell’équipe del dott.
Ayman Ismail, che opera presso Maria Cecilia Hospital a cotignola (Ravenna), San Pier Damiano Hospital a Faenza e Salus Hospital a Reggio Emilia.
Quali caratteristiche deve avere il paziente per essere candidabile alla chirurgia bariatrica?
La
chirurgia bariatrica è indicata nei pazienti affetti da obesità severa, che hanno già effettuato tentativi terapeutici attraverso la
rieducazione alimentare e l’attività fisica, o con terapie farmacologiche. In genere le caratteristiche del paziente ammesso alla chirurgia sono queste:
- *BMI > 40;
- BMI tra 35 e 40 con comorbidità associate
- BMI tra 30 e 35 in alcuni casi estremamente selezionati
La prima
valutazione chirurgica è indispensabile per verificare la candidabilità del paziente, che verrà sottoposto a diversi
esami di approfondimento al fine di avere un quadro completo delle condizioni generali del paziente. Infatti, i pazienti affetti da obesità patologica presentano spesso numerose patologie associate, come
patologie cardiologiche, respiratorie e metaboliche (es. diabete e dislipidemia) talvolta non note al paziente e che devono essere controllate prima dell’intervento al fine di ridurre al minimo il rischio di complicanze anestesiologiche e chirurgiche.
(*BMI= body mass index, ovvero il rapporto tra peso e il quadrato dell’altezza espresso in metri)
A quali esami bisogna sottoporsi prima dell'intervento?
Al fine di completare lo studio del paziente e
definire il suo quadro clinico nell’ottica dell’intervento chirurgico, tra gli accertamenti che possono essere prescritti annoveriamo:
- ecografia addominale
- visita cardiologica ed elettrocardiogramma
- visita pneumologica con spirometria e/o polisonnogramma
- esofagogastroduodenoscopia;
- esami ematochimici (emocromo, elettroliti, profilo vitaminico, profilo epatico, profilo marziale, profilo lipidico, profilo glucidico, coagulazione)
Indispensabili sono le valutazioni effettuate dalla figura di
area nutrizionale (dietista/nutrizionista/dietologo) e dell’
area psicologica (psicologo/psichiatra) al fine di completare la valutazione per
l’idoneità del paziente all’intervento chirurgico. Queste figure devono presentare notevole esperienza nel campo della chirurgia bariatrica e aver ottenuto l’accreditamento della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie Metaboliche
(SICOB) secondo le più recenti linee guida nazionali.
Una volta effettuati gli accertamenti ed ottenuta l’idoneità all’intervento chirurgico, la procedura viene effettuata entro circa 1 mese.
Qual è l’intervento chirurgico migliore e come si svolge la procedura?
Esistono numerosi tipi di interventi di chirurgia bariatrica, ma negli ultimi 20 anni, l’esperienza maturata dai chirurghi e la ricerca scientifica ha permesso di selezionare poche procedure come efficaci e sicure. In Italia vengono effettuate oltre 22.000 procedure l’anno di chirurgia bariatrica, e per circa il 95% queste sono unicamente due: la
sleeve gastrectomy ed il
bypass gastrico (con le sue varianti).
L’efficacia e la sicurezza di entrambe le procedure sono state ampiamente studiate e risultano essere sovrapponibili, pur presentando ogni procedura dei vantaggi e degli svantaggi dal punto di visita clinico. È per questo motivo che
l’intervento chirurgico viene scelto dal chirurgo dopo un’attenta valutazione del quadro generale del paziente, dalle comorbidità presenti, dal grado di obesità in maniera che sia quello più “adatto” al paziente.
Tutte le procedure sono effettuate con approccio laparoscopico mini-invasivo in anestesia generale, in assenza di catetere vescicale e sondino nasogastrico, seguendo un protocollo di ripresa rapida che consente di mobilizzarsi ed essere autonomi già qualche ora dopo la procedura chirurgica. La degenza consiste in due notti e tre giorni, in cui già dal primo giorno post-operatorio vi è la ripresa dell’alimentazione per via orale.
Quanto è importante l'approccio multidisciplinare per la presa in carico dei pazienti bariatrici?
La presa in carico del paziente bariatrico richiede
sempre un approccio multidisciplinare
perché l’obesità è una patologia molto complessa ed i pazienti sono spesso molto fragili dal punto di vista psicologico.
Per tutta la durata del percorso, dal pre-operatorio al follow-up post-operatorio, le figure cardine del team multidisciplinare sono tre: il chirurgo, il dietista e lo psicologo.
La rieducazione alimentare e comportamentale ha un’importanza uguale se non superiore rispetto l’intervento chirurgico, nel successo terapeutico del percorso.
L’obesità patologica, infatti, non deriva da una patologia a carico dello stomaco, ma da comportamenti alimentari sbagliati che sono diventati poi abitudini alimentari. Il compito del dietista/nutrizionista è proprio quello di individuare e correggere questi comportamenti, riportando il paziente ad un corretto stile alimentare. La componente psicologica rispetto al cibo è sempre presente: da un lato, infatti, l’obesità pone il paziente in una condizione emotiva frustrante, con il rischio di sviluppare anche condizioni patologiche come
disturbi d’ansia e depressione. Dall’altro, non di rado l’obesità stessa è frutto di un vissuto psicologico negativo, che influisce sulla
relazione con il cibo e sullo stile di vita. Il paziente che si sottopone all’intervento di chirurgia bariatrica deve essere molto motivato e convinto di voler modificare le proprie abitudini dopo l’operazione e per questo riceve sempre supporto psicologico professionale.
Durante il percorso di follow-up, accanto a queste tre figure, si aggiungono spesso altri professionisti, come
cardiologo, pneumologo ed endocrinologo, che dovranno adeguare diverse terapie croniche che vanno incontro ad un netto miglioramento con la perdita di peso, fino a guarire completamente in alcuni casi (es. ipertensione arteriosa, apnee notturne, dislipidemia, diabete mellito).
La collaborazione tra le figure del team multidisciplinare ed il paziente stesso è imprescindibile e permette di ottenere risultati ottimali e duraturi.