La pitiriasi rosea di Gibert è una patologia dermatologica comune e benigna, spesso confusa con la micosi a causa della sua apparenza piuttosto simile. Di solito si risolve spontaneamente e non deve destare preoccupazioni.
Provoca delle chiazze rossastre e squamose sulla pelle che possono prurito, principalmente sul tronco, le braccia e le cosce. In genere non compare sul viso, sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi e sul cuoio capelluto.
Per conoscere meglio questa patologia abbiamo rivolto alcune domande al dott.Antonio Ascari Raccagni, specialista in Dermatologia presso il Maria Cecilia Hospital di Cotignola, Ravenna,
Come si manifesta la pitiriasi rosea di Gibert?
Il primo segno è una chiazza definita chiazza madre, di forma rotonda o ovale, con una dimensione che varia da 2-3 cm e 8-10 cm e un colorito roseo, più intenso sui bordi (che spesso appaiono anche a rilievo) che al centro della chiazza. Nei giorni successivi compaiono altre chiazze simili. Non è raro che si dispongano in una formazione simmetrica, simile a un albero di Natale.
Può essere accompagnata da sintomi simil influenzali come febbre, malessere, stanchezza, dolori muscolari, difficoltà di concentrazione, gastroenterite ecc.
Chi è più colpito?
Colpisce soprattutto la popolazione tra i 10 i 35 anni e soprattutto donne. Non presenta particolari complicanze di solito, ma va attenzionata durante la gravidanza.
Quali sono le cause?
La pitiriasi è causata da un’infezione virale, probabilmente da Herpes Virus, HHV6 e HHV7. Sono gli stessi virus che causano la “sesta malattia” esantematica nei bambini. Probabilmente tali virus si riattivano quando c’è un abbassamento delle difese immunitarie, ma i casi di recidiva sono pochi. Anche se la causa è virale, le chiazze non sono contagiose. Però le goccioline di saliva che contengono il virus responsabile potrebbero esserlo.
Come viene diagnosticata?
Non è sempre facile distinguere la pitiriasi rosea di Gibert rispetto ad altre patologie dermatologiche. Però la corretta diagnosi dopo una visita dallo specialista dermatologo permette di evitare trattamenti inutili. Ad esempio è importante distinguere la pitiriasi rosea dalla pitiriasi versicolor, che invece è di origine micotica e richiede un trattamento specifico.
Quali sono i trattamenti?
Non c’è un trattamento specifico per la pitiriasi rosea di Gibert perché tende a risolversi spontaneamente entro 6-8 settimane senza lasciare tracce sulla pelle.
Tuttavia può essere utile assumere corticosteroidi o antistaminici se il prurito diventa intenso o provoca disagio. I farmaci possono essere assunti per via orale, anche per prevenire sovrainfezioni batteriche nelle lesioni.
Ci sono poi delle precauzioni generali da seguire: detergere delicatamente l'area colpita con un sapone neutro, mantenere la pelle idratata utilizzando una crema emolliente, esporsi al sole in modo moderato. Infatti il sole in piccole dosi può favorire la guarigione.
Da evitare, invece, i disinfettanti aggressivi, gli indumenti sintetici e di colori scuri come il blu e il nero. Meglio preferire capi di cotone e altri filati naturali, di colore chiaro.