La
Risonanza Magnetica rappresenta oggi uno
strumento di indagine sempre più determinante per rintracciare i segni precoci di numerose patologie a partire da quelle oncologiche fino ad arrivare alle
alterazioni del
sistema nervoso centrale. E’ una
tecnica diagnostica evoluta che utilizza il campo magnetico per lo studio di organi e tessuti e quindi
non è dannosa per la salute. Può essere eseguita in tutti i distretti corporei con l’obiettivo di
rintracciare i segni, anche i più precoci, delle malattie, di pianificare i trattamenti e di controllare nel tempo l’efficacia delle terapie.
Più è sofisticata la tecnologia e più è elevata la
qualità delle immagini. Ma una componente da non sottovalutare è l’
esperienza del radiologo che incide in maniera significativa sulla attendibilità del risultato dell’esame. Ne abbiamo parlato con il dottor
Maurizio Resta, radiologo di
D’Amore Hospital a Taranto.
Dottor Resta in quali ambiti si ricorre alla Risonanza Magnetica?
“La risonanza magnetica è l'esame radiologico più utilizzato in
Neurologia, in quanto fornisce ottime immagini delle
strutture cerebrali e spinali. Sono ben visualizzati tutti i processi che comportano un'
alterazione strutturale del tessuto nervoso come le infiammazioni, le ischemie, la
malattia di Alzheimer e altre
malattie neurodegenerative. La Rm è inoltre adatta per una diagnosi precoce di
tumori o metastasi cerebrali e nella maggior parte dei casi viene eseguita per confermarne o escluderne la presenza in caso di sintomi sospetti. Inoltre, è usata di routine per la diagnosi di
ernie del disco della colonna vertebrale”.
Quali studi vengono eseguiti a D’Amore Hospital?
“Il servizio di
Diagnostica per Immagini di D’Amore Hospital si avvale di tecniche avanzate per lo studio delle principali
patologie cerebrali come la
spettroscopia o la
perfusione, e lo
studio della dinamica liquorale senza dimenticare l’indagine delle malformazioni fetali con la
risonanza magnetica fetale nelle donne in stato di gravidanza. Il campo di applicazione della RM fetale è molto più ampio ed è in grado di valutare anche le patologie che interessano collo, torace, apparato gastroenterico e apparato uro-genitale e di recente anche il cuore fetale”.
Quanto è importante l’esperienza del radiologo nella attendibilità dell’esame?
“Da parte della organizzazione di una struttura di Diagnostica per immagine l'
aggiornamento tecnologico è il primo elemento per tenersi allineati alla evoluzione delle tecniche di imaging e soprattutto per non mancare
diagnosi precoci o ancora peggio entrare nel rischio di diagnosi ritardata. Ma quello che conta ancora di più è l'esperienza dell'operatore che legge le immagini radiologiche: maggiore è la sua
cultura specifica migliore sarà il risultato della interpretazione dei dati forniti dalle apparecchiature”.
E’ sempre necessario ricorrere al mezzo di contrasto?
“I mezzi di contrasto nella diagnostica per immagini sono fondamentali: sono però
farmaci e comportano come qualsiasi farmaco effetti collaterali e delle complicanze fortunatamente molto rare, ma alle quali bisogna stare molto attenti. Fare un esame con mezzo di contrasto non è sempre necessario ma il più delle volte soprattutto nelle patologie oncologiche per avvicinarsi alla maggiore sensibilità diagnostica e poter approssimare anche un ipotesi di natura di malignità o di benignità molto spesso sono necessari. È importante che la gestione dei mezzi di contrasto venga eseguita nel percorso migliore per non nuocere ai pazienti”.
Per maggiori informazioni guarda la video intervista al dottor Resta o contatta la struttura allo 099. 7704500.