Le
neoplasie primitive del polmone rappresentano una delle maggiori cause di morte nel mondo occidentale. Forse ancor più che in altri ambiti,
la diagnosi precoce può influire sulla riduzione della mortalità per questa neoplasia. I soggetti con più di 55 anni, forti fumatori e/o con certa esposizione a fattori ambientali/lavorativi inquinanti e con casi di neoplasie simili in famiglia, rappresentano una fascia altamente a rischio per lo sviluppo di
tumore polmonare. In generale, ma con maggior rilevanza nei casi citati, la diagnosi precoce, nelle prime fase della malattia tumorale polmonare, migliora di 3 volte il tasso di sopravvivenza a 5 anni per il 56% dei pazienti. Come numerosi studi scientifici di recente pubblicazione hanno dimostrato,
l’utilizzo della TC torace a basse dosi e senza mezzo di contrasto a scopo di screening nei forti fumatori, arriva a ridurre la mortalità dal 20% al 40% dei casi.
EarlyCFT-Lung è un test che misura gli anticorpi prodotti contro gli eventual antigeni tumorali
A
Clinica Santa Caterina da Siena è disponibile una
TC di ultima generazione a bassa emissione e senza mezzo di contrasto per la diagnostica polmonare. Se all’esame radiografico si aggiunge un
prelievo ematico chiamato EarlyCDT-Lung, che misura nel sangue sette autoanticorpi contro specifici antigeni tumorali è possibile
segnalare la presenza del tumore fino a quattro anni prima della sua identificazione tramite i classici percorsi diagnostici.
TC Polmonare e biopsia liquida permettono di misurare un rischio biologico per l'insorgenza del tumore del polmone
L’accuratezza dell’esame
EarlyCDT-Lung è valutata del 92%, secondo i risultati di 155mila test già effettuati: in caso di positività all’esame, si parla di un aumento pari a 5,4 volte della probabilità di manifestare un tumore polmonare rispetto a un risultato negativo.
Presso la struttura è possibile eseguire sia la TC che il prelievo del sangue periferico EarlyCDT-Lung (detto anche biopsia liquida), per individuare i bio-marcatori specifici per le neoplasie polmonari. I risultati di tali esami permettono di elaborare una scheda di valutazione del rischio biologico per il tumore polmonare, sulla base della quale intervenire, ove necessario, chirurgicamente e in maniera selettiva, su pazienti che presentano piccoli noduli polmonari ma con elevata probabilità di essere neoplastici, in modo da
ridurre il rischio di effettuare interventi chirurgici inutili, per lesioni polmonari infiammatorie o comunque non tumorali.
In alternativa,
l’associazione della TC torace a basse dosi con la biopsia liquida diventa la base per calendarizzare eventuali successivi accertamenti mirati (pet, biopsia transtoracica, broncoscopia...) o, ancora, per prevedere la semplice ripetizione dell’esame radiologico secondo tempistiche che seguono specifiche linee guida internazionali, in modo da garantire un follow-up accurato.