Città di Lecce Hospital / 04 luglio 2023

Tumore al seno: l’importanza di un adeguato percorso di prevenzione e diagnosi precoce

Tumore al seno: l’importanza di un adeguato percorso di prevenzione e diagnosi precoce
Secondo quanto riportato dai dati de “I numeri del cancro in Italia 2022” di Aiom e Airtum, il tumore al seno è la neoplasia più frequente nelle donne. Nel 2022 sono state stimate 55.700 nuove diagnosi, + 0,5% rispetto al 2020. Tuttavia, parallelamente all’aumento delle diagnosi, si attesta una riduzione della mortalità. Merito della diffusione sempre più ampia della diagnosi precoce, che consente di individuare la patologia quando i trattamenti hanno la possibilità di essere più efficaci e meno invasivi.

Dell’importanza di un adeguato percorso di prevenzione e diagnosi precoce abbiamo parlato con la dott.ssa Maria Rosaria Cesari, senologa e radiologa dell’Ambulatorio di Senologia di Città di Lecce Hospital.

Quando iniziare a fare prevenzione

Una donna dovrebbe iniziare a controllare il seno dalla comparsa del ciclo mestruale, e farlo per tutta la vita, in quanto si tratta di un organo a rischio. Così come intorno ai 20 anni - o dopo il primo rapporto sessuale - ci si reca dal ginecologo, sarebbe opportuno un primo controllo senologico. Non esistono, infatti, solo patologie maligne, ma anche benigne, che possono avere uno sviluppo notevole e creare problemi in giovane età (come per esempio grossi fibroadenomi, forme di adenosi, mastopatie fibrocistiche). Naturalmente, notando la comparsa di un nodulo o altri sintomi sospetti, anche una ragazza di 16 anni dovrebbe prontamente rivolgersi allo specialista.

Le linee guida consigliano di eseguire l’ecografia al seno prima dei 30 anni e, a seguire, una volta l’anno nel corso della visita senologica. 

Dopo i 40 e fino ai 50 anni lo screening prevede mammografia, ecografia e visita senologica ogni anno. In caso di familiarità con il tumore della mammella, è opportuno anticipare la prima mammografia a 35/36 anni. Iniziare con qualche anno di anticipo con l’esecuzione della mammografia può essere indicato anche in caso di seno voluminoso e costituito prevalentemente da tessuto adiposo, in quanto questo tipo di seno è complesso da studiare (per esempio, la presenza di un nodulo può essere mascherata proprio dal tessuto adiposo). La mammografia va sempre effettuata, anche con un seno denso, perché alcune neoplasie si presentano esclusivamente con microcalcificazioni o con piccole distorsioni strutturali, individuabili grazie all’esame 3D con tomosintesi di ultima generazione.

Tra i 50 e i 74 anni, la mammografia può essere eseguita ogni due anni, rigorosamente con ecografia e visita annuali. In accordo con lo specialista, in età avanzata i controlli possono essere ridotti (ed eseguiti anche ogni 3 anni).

Un adeguato percorso di prevenzione e diagnosi precoce

Il seno è un organo complesso da analizzare, sia per le differenze strutturali (non ci sono due donne con seni uguali) sia per la varietà di patologie e neoplasie. Per questo è importante affidarsi a metodiche diverse, autopalpazione, visita, ecografia, mammografia, risonanza magnetica, ma anche biopsie, aghi aspirati, biopsie stereotassiche e tutto quello che può servire per arrivare a una diagnosi.
  • L’autopalpazione ha naturalmente dei limiti, ma è importante affinché la donna impari a conoscere il proprio seno e a riconoscere cambiamenti da riferire allo specialista. 
  • La visita senologica non va mai trascurata in favore delle sole indagini strumentali. Un esame obiettivo rileva i segni clinici (irregolarità della cute, leggero rientro del capezzolo), che possono essere dirimenti in una diagnosi. Per esempio, se un nodulo individuato dall’ecografia durante la visita risulta mobile, generalmente è possibile orientarsi verso una diagnosi di patologia benigna.
  • L’ecografia e la mammografia sono due esami complementari, cui in casi particolari si aggiunge la risonanza magnetica o, in un futuro prossimo, la mammografia con mezzo di contrasto (utile nei casi in cui la RM non possa essere eseguita, come in donne con pacemaker o con claustrofobia). 
La prevenzione deve essere costante e va concordata con lo specialista, sia nella tipologia che nelle tempistiche dei controlli.

Il percorso può essere fonte di stress per la paziente, e a volte di dubbi e paure: è compito dei medici essere sempre chiari, prendersi il tempo necessario per spiegare in maniera approfondita la situazione e farla comprendere, soprattutto nell’ottica di una diagnosi precoce.

I consigli

È fondamentale, in fase di visita senologica con ecografia mammaria e mammografia, che la paziente porti sempre con sé i referti precedenti con le immagini, perché il confronto è essenziale per rilevare anche il più piccolo cambiamento, una variazione indicativa di una situazione da indagare, proprio perché, come detto, ogni seno è diverso. 

Infine, per lo screening è consigliabile recarsi presso centri riconosciuti, con medici e radiologi specializzati in senologia.
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Maria Rosaria Cesari

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