Gambe con
vene varicose, edema, prurito: la
malattia venosa cronica comporta sintomi fastidiosi per gli arti inferiori, ma anche rischio di trombosi e di emorragie. Intervenire sulle vene varicose è fondamentale per contenere la patologia e oggi, al trattamento chirurgico tradizionale (lo “stripping” delle vene interessate, che vengono “sfilate” dalla loro posizione, mentre il flusso sanguigno è deviato nei vasi sani), si aggiunge
la scleromousse, una procedura veloce e non invasiva.
Ma
quali sono i candidati ideali per questo tipo di trattamento? Abbiamo chiesto al
Dott. Gianluigi Rosi, angiologo presso
Anthea Hospital di Bari l’identikit del paziente candidato alla scleromousse e quali risultati aspettarsi dal trattamento.
Quali sono i candidati ideali alla scleromousse?
Il paziente che si sottopone a scleromousse ha una età media di 55-60 anni, e
il 25% dei candidati ha un'età superiore ai 70 anni.
Presenta sintomi quali:
- prurito,
- trombosi venose recidive,
- ulcere venose,
- rischio emorragico di sanguinamento (maggiormente presenti in persone di età avanzata sottoposte a una terapia anticoagulante).
Attualmente la scleromousse
rappresenta il gold standard per il trattamento delle vene varicose, la migliore opzione possibile. Per questo, se eseguita dall’angiologo, è sempre indicata, rispetto alla tecnica tradizionale dello “stripping” che risulta più invasiva.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi si effettua con una
visita angiologica completata da un esame non invasivo e ripetibile, l’Ecocolordoppler agli arti inferiori. Si interviene con la scleromousse in pazienti che presentano le vene varicose e che risultano affetti da malattia venosa cronica, con ulcere venose e con eczema venoso, e in quelli sottoposti da lungo tempo a terapia anticoagulante che comporta un rischio di emorragia.
Cos’è la scleromousse?
La scleromousse è una
schiuma sclerotizzante che viene iniettata nelle vene affette da incontinenza valvolare attraverso piccoli aghi da insulina. La scleromousse è realizzata con l’utilizzo di un alcool, il polidocanolo, sottoposto a un agitatore meccanico che rende il liquido una schiuma. La schiuma, iniettata all’interno del vaso, devia il sangue,
induce un’irritazione dell’endotelio (il tessuto che riveste la superficie interna dei vasi) e una successiva cicatrice all’interno della vena, che la esclude dalla circolazione.
Come si esegue il trattamento?
La
procedura è eco guidata e si svolge ambulatorialmente. La scleromousse viene eseguita con il paziente in posizione clinostatica (distesa): realizzata la schiuma, con l’ausilio di un piccolo ago si effettua l’infusione della schiuma all’interno della vena. Il trattamento
dura tra i 15 e i 20 minuti. Il paziente è dimesso in giornata con una profilassi eparinica per 4 giorni. È necessario utilizzare un tutore elastico per le successive 48 ore, sia di giorno che di notte, e nelle 2 settimane successive solo di giorno. A 2-3 settimane dal trattamento si effettua una visita di controllo.
Quale è il risultato finale?
Il risultato finale è la
scomparsa delle vene varicose o delle ulcere, se presenti, e del rischio di sanguinamento. Vi è, inoltre, un significativo miglioramento della salute degli arti inferiori, con riduzione dell’edema, e della qualità della vita, in particolare modo nell’individuo anziano.