Torna a Visite ed esamiTC PET (o PET TC) ambulatorioIl Servizio di Radiologia – Diagnostica per Immagini di Maria Cecilia Hospital dispone dell’esame diagnostico di TC-PET (o PET TC) –Tomografia ad Emissione di Positroni – una metodica combinata che permette un'accurata e precoce visualizzazione delle neoplasie primitive e delle localizzazioni metastasiche. Questa macchina di ultima generazione sfrutta i vantaggi di due esami diagnostici, potenziandone in questo modo i benefici e la precisione durante l’indagine. Combina infatti: TC – esame diagnostico che, attraverso le emissioni di raggi X, mette in evidenza la presenza di lesioni, permettendo di fare un’analisi morfologica dei tessuti (cioè la composizione strutturale delle cellule); PET – esame diagnostico che permette di evidenziare l’attività dei tessuti ed eventuali anomalie delle cellule ad essi legate. Unendo i due tipi di indagini è possibile avere una lettura completa del metabolismo dei tessuti sani e di quelli patologici nonché l’esatta localizzazione di questi ultimi. Campi di utilizzo Sebbene questo tipo di esame sia utilizzato in ambito neurologico /(utile per la diagnosi delle malattie del sistema nervoso centrale) e cardiologico (per rilevare i danni causati da un infarto), è in ambito oncologico che viene maggiormente sfruttato, poiché permette di individuare l’esatta localizzazione del tumore, ma anche di calcolarne le dimensioni, fornendo in questo modo un supporto affidabile all’oncologo durante l’intervento per la sua rimozione. Nel follow up permette inoltre di verificare l’efficacia della terapia medica. Come si svolge l'esame L’esame – completamente indolore – si svolge tramite iniezione di un radiofarmaco (colina o altro) insieme al glucosio, che è il cibo preferito delle cellule tumorali che si raggrupperanno in modo inusuale intorno ad esso. È questa anomalia che viene rilevata e messa in evidenza dalla macchina durante lo screening. Come preparazione preventiva dell’esame, il paziente deve osservare un periodo di digiuno di almeno 6 ore. Può essere eseguito anche su pazienti diabetici, che però devono avvisare il personale medico, così che possa avviare le corrette procedure per l’esecuzione in coloro che sono affetti da tale malattia, mentre non è indicato per le donne in gravidanza e allattamento. Lo smaltimento del radiofarmaco avviene attraverso le urine in circa 10 ore dall’iniezione: è bene quindi che il paziente osservi il distanziamento dalle altre persone, soprattutto donne e bambini.