Alimentazione incontrollata notturna

L’alimentazione incontrollata notturna, chiamata anche in inglese Night Eating Syndrome (NES), è una patologia che induce la persona che ne soffre a alimentarsi compulsivamente in orario serale e notturno, in quantità maggiori che nel resto della giornata. Questo innesca un circolo vizioso, con conseguenze negative sull’orologio biologico sia per quanto concerne il sonno che per quanto concerne l’alimentazione.

L'alimentazione incontrollata notturna ha una triplice matrice, legata a disturbi alimentari, dell’umore e del sonno. Le cause fisiologiche sono invece sconosciute. Secondo alcune ipotesi potrebbe avere natura ormonale, per una produzione disfunzionale di melatonina o di leptina, due ormoni che hanno ruoli chiave rispettivamente per il ciclo del sonno e per quello dell’alimentazione.

La patologia si manifesta con l’interruzione del sonno e il bisogno di alimentarsi abbondantemente nelle ore notturne, anche in maniera ripetuta. Di conseguenza, l’appetito risulta scarso o assente al mattino e in alcuni casi la fame non torna fino al pomeriggio inoltrato.

Questo comportamento alimentare contrasta con il ritmo cicardiano, una sorta di orologio del metabolismo. Di notte, infatti, il metabolismo rallenta le funzioni metaboliche si riducono, per cui l’organismo assimila digerisce più faticosamente le sostanze nutritive: di conseguenza, l'alimentazione incontrollata notturna aumenta il rischio di sovrappeso, obesità e diabete.

Talvolta la patologia si presenta in concomitanza di stati depressivi, ansiosi, e riguarda frequentemente, ma non esclusivamente, i soggetti obesi.

La NES si diagnostica in base ai sintomi e con una diagnosi differenziale rispetto a due patologie ad essa prossime: il disturbo da alimentazione incontrollata (Binge Eating Disorder - BED) e il disturbo notturno del sonno associato al  disturbo dell’alimentazione (NS-RED). 

Rispetto al primo, chi soffre di Night Eating Syndrome concentra le abbuffate nella fascia notturna, la quantità di cibo ingerito durante i  ripetuti risvegli è  generalmente più piccola e non accusa disturbi nell’accettare la propria immagine corporea.

Rispetto a chi ha un disturbo notturno del sonno associato a disturbi dell’alimentazione, il paziente con NES è pienamente consapevole di sé durante le abbuffate notturne: sa cioè che sta mangiando, sceglie i cibi e al risveglio ricorda di aver mangiato.
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