Patologie Ulcera da decubito Lesione più o meno profonda di pelle e tessuti dovuta a pressione e conseguente minor irrorazione di sangue. Origine L’ulcera o piaga da decubito si determina in seguito a prolungata pressione di zone del corpo in seguito a immobilità. A causa del peso e dell’assenza di movimento, i tessuti non ricevono sangue e nutrienti, andando incontro a progressiva degenerazione, fino alla necrosi. Per questo il disturbo colpisce pazienti a mobilità assente o gravemente ridotta come anziani e paralitici. La pelle è resa più vulnerabile dall’umidità, quindi l’eccessiva sudorazione e l’incontinenza tendono a peggiorare il disturbo, insieme a obesità ed eccessiva magrezza. Fra i fattori di rischio più comuni c’è l’età avanzata, quando la pelle diventa più fragile; altre patologie come il diabete; regimi alimentari insufficienti o poco variati; insensibilità indotta da terapie farmacologiche o disordine neurologico; fumo di sigaretta. Come si manifesta Il disturbo può avere un’evoluzione molto rapida e può risultare di difficile guarigione. Colpisce le zone più sottoposte a pressione, tipicamente natiche, cosce, talloni, gomiti. Esordisce generalmente come una lesione arrossata, pruriginosa, dolente e calda al tatto, tendente a remissione non appena cessa la pressione (I stadio). Se invece non si interviene, tende a formarsi una vescica o abrasione che colpisce pelle e derma, spesso accompagnata da macchie rossastre o violacee (II stadio). La ferita tende ad estendersi in profondità, formando una cavità (III stadio) e può arrivare a innescare processi di necrosi che danneggiano tendini, muscoli e articolazioni (IV stadio). Come si accerta Il disturbo è immediatamente riconoscibile all’esame diretto. Ulteriori esami clinici possono essere prescritti per indagarne le cause. Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.