Ambulatorio di Chirurgia generale: patologie e trattamenti

Ambulatorio di Chirurgia generale: patologie e trattamenti
L’ambulatorio di Chirurgia generale di Villa Lucia Hospital, a Conversano, si concentra soprattutto sulle problematiche degli organi della cavità addominale, come intestino, esofago, stomaco, colon, fegato, cistifellea, sulle ernie, su patologie cutanee e sulla chirurgia bariatrica.

Dell’attività dell’ambulatorio abbiamo parlato con la dott.ssa Arianna Corvasce, specialista parte del team dell’U.O. di Chirurgia generale della struttura.

Le patologie

La maggior parte dei casi trattati presso l’ambulatorio riguarda la chirurgia:
  • bariatrica;
  • oncologica;
  • proctologica;
  • di parete;
  • cutanea.
I pazienti arrivano in ambulatorio generalmente indirizzati dal medico di medicina generale, che spesso ha già effettuato una diagnosi grazie a esami di approfondimento e consiglia il consulto con lo specialista. Tuttavia il paziente bariatrico può essere spesso indirizzato da un altro specialista (dal nutrizionista, dal cardiologo, dall’ortopedico, dall’endocrinologo), in quanto si tratta di una problematica che presenta numerose comorbidità.

Ambulatorio di Chirurgia generale: la prima visita

Lo svolgimento della visita con lo specialista varia in base alla sintomatologia presentata dal paziente. Solitamente, si sviluppa in due momenti: anamnesi ed esame obiettivo.

Durante l’anamnesi, il paziente fornisce al medico una serie di informazioni sui sintomi, ma anche sulla sua salute in generale, sulle patologie in famiglia, sul suo stile di vita e sulle abitudini lavorative.

L’indagine prosegue, poi, in base alla problematica. Per esempio, sul paziente bariatrico si eseguono una serie di misurazioni antropometriche e la valutazione dell’Indice di Massa Corporea. Nei pazienti con patologie di parete (ernia, laparoceli), si effettuano una valutazione clinica e un esame obiettivo. Nel caso di un paziente proctologico, dopo l’anamnesi sono necessarie l’esplorazione anale e rettale e l’anoscopia (endoscopia che consente di visualizzare gli ultimi 5 cm del retto e del canale anale).

Infine, il paziente è indirizzato al trattamento farmacologico, alla chirurgia ambulatoriale o al ricovero.

La chirurgia bariatrica

Il paziente affetto da obesità inizia dopo la visita chirurgica un percorso multidisciplinare, finalizzato al dimagrimento e alla rieducazione alimentare e dedicato a persone con precedenti approcci dietetici non andati a buon fine. I principali requisiti sono:
  • obesità, con Indice di Massa Corporea o BMI (Body Mass Index) compreso tra 35 e 40, in presenza di patologie associate come diabete, ipertensione, problematiche osteoarticolari;
  • obesità patologica, con BMI superiore a 40, anche in assenza di comorbidità.
In base al caso, dopo la prima visita e una valutazione multidisciplinare preoperatoria, il paziente può essere candidato a un intervento di chirurgia bariatrica mininvasiva (bendaggio gastrico, sleeve gastrectomy, bypass gastrico).

La chirurgia oncologica, proctologica e di parete

Tra i casi più frequenti indirizzati all’ambulatorio di Chirurgia generale ci sono pazienti con sospetti sanguinamenti di possibile origine emorroidaria, che spesso non hanno mai effettuato esami di screening per il tumore del colonretto (che sarebbe opportuno eseguire sempre dopo i 50 anni, o comunque dopo i 45 in caso di sanguinamento durante la defecazione). La visita chirurgica, allora, può portare alla prescrizione di esami diagnostici per escludere patologie oncologiche, oltre al trattamento di eventuali disturbi proctologici.

In altri casi, quando il paziente è indirizzato allo specialista chirurgo, si è già in presenza di una diagnosi effettuata grazie a gastroscopia, colonscopia o TC. Per tumori all’esofago, dello stomaco e colorettali, dopo una valutazione ambulatoriale, il percorso prosegue con l'indirizzamento all’oncologo o con l’intervento chirurgico, dopo valutazione multidisciplinare.

Anche per pazienti con problematiche meno gravi come ernia inguinale, emorroidi, colecisti con calcoli, fistole, prolassi rettali, ragadi anali è indicata la chirurgia.

La chirurgia ambulatoriale

Dopo la visita specialistica, alcune patologie cutanee che non richiedono ricovero vengono trattate mediante chirurgia con anestesia locale presso l’ambulatorio stesso. Tra gli interventi ambulatoriali: asportazioni di cisti sebacee, lipomi, nevi cutanei, ma anche il trattamento delle onicomicosi.

I trattamenti chirurgici tradizionali

Tra i trattamenti di patologie per cui si rimanda al ricovero, si contano gli interventi di chirurgia di parete (ernioplastica con rete in prolene secondo Lichtenstein, laparoceli, la tecnica TAPP, un intervento in laparoscopia per correggere le ernie inguinali bilateralmente o le recidive) e di chirurgia procotologica (emorroidectomia, prolassectomia, fistulomia).
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Arianna Corvasce

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