Molti genitori si chiedono se c’è un’età indicata per portare i bambini alla prima visita oculistica. Dipende dai casi:
alcuni comportamenti “anomali” da parte dei piccoli pazienti o la familiarità con le patologie oculistiche potrebbero richiedere una visita più precoce.
Il
dott. Scipione Rossi, responsabile dell’U.O. di Oculistica dell’
Ospedale San Carlo di Nancy a Roma, traccia un quadro sulle
patologie oculari pediatriche più diffuse e ci dà indicazioni su come capire se il comportamento del bambino nasconde un problema di visione.
Quali sono le patologie oculistiche più frequenti nei bambini?
Le patologie più frequenti nei bambini sono lo
strabismo e l’
occhio pigro. Possono essere legate ad alterazioni refrattive dell'occhio (miopia, astigmatismo e ipermetropia), oppure ad alterazioni dei muscoli oculari stessi.
Nello
strabismo, gli occhi guardano verso due direzioni divergenti nell’asse orizzontale o verticale. Lo strabismo in questo caso può essere dovuto all’ipermetropia, e quindi il bambino assume un atteggiamento che gli permette di aggiustare la visione.
Il trattamento per l
a riabilitazione dell’occhio è un trattamento ortottico.Se dopo l’intervento lo strabismo permane si interviene chirurgicamente.Nell’occhio pigro, invece, un occhio funziona solo parzialmente.
Il cervello, ricevendo da queast’occhio un’immagine distorta, la taglia. Per questo è necessario
eseguire il bendaggio dell'occhio migliore, per aumentare la vista dell’occhio che funziona peggio.
Quali segnali dà un bambino con una patologia oculistica?
Nel caso dello strabismo, i sintomi sono visibili perché ci si accorge della deviazione dello sguardo.
Per i genitori è più problematico accorgersi dell’occhio pigro:, il bambino non dichiara nessun disturbo. Per questo bisogna
fare una prima visita oculistica già in tenera età.
Come si svolge la prima visita oculistica?
Normalmente la prima visita consiste in una
visita oculistica e in una
valutazione ortottica, questo per valutare sia lo sviluppo e la salute dell’occhio, sia la capacità di visione.
Dopo un colloquio con i genitori per valutare se il bambino mostra sintomi, fastidi, o se in famiglia ci sono casi di patologie oculistica, si svolge
un esame obiettivo oculare generale. Poi si procede alla valutazione della refrazione, cioè si verifica se sono presenti difetti di vista. Infine, si valuta la motilità oculare del bambino. Siccome i bambini spesso non sono collaboranti, ci sono dei sistemi di valutazione obiettivi a cui l’oculista ricorre.
Quando portare il bambino dall’oculista la prima volta?
Se si notano anomalie, immediatamente. Altrimenti,
attorno ai 3 anni di età, prima dell’ingresso alla scuola dell'Infanzia e poi a 5 anni, prima dell’ingresso alla scuola primaria per valutare il corretto sviluppo oculare e la capacità di visione.
Anche in mancanza di segnali sospetti però
consiglio la prima visita intorno ai 2 anni se i genitori hanno patologie oculistiche. Stesso consiglio nel caso di bambini nati prematuri, o se durante la la mamma è incorsa in patologie gravidiche che potevano essere trasmesse al feto.
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