Città di Lecce Hospital / 26 gennaio 2021

Chirurgia della cataratta e refrattiva: le nuove lenti EDOF per una qualità visiva superiore

Chirurgia della cataratta e refrattiva: le nuove lenti EDOF per una qualità visiva superiore
Sono più di 650.000 ogni anno, secondo i dati della Società Oftalmologica Italiana, gli interventi di cataratta nel nostro paese, e sono stati più di 1.000, nel corso del 2020, quelli effettuati dal Dott. Antonio Provenzano, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica di Città di Lecce Hospital, e dalla sua équipe.

La cataratta è una patologia che colpisce prevalentemente pazienti al di sopra dei 65 anni. Con il passare del tempo, infatti, si manifesta una naturale e progressiva opacizzazione del cristallino dell’occhio, che perde la sua trasparenza, non consentendo una visione ottimale.

Il trattamento chirurgico mininvasivo della cataratta, chiamato facoemulsificazione, consiste nell’accedere all’occhio attraverso una piccola incisione, frammentare il cristallino opaco, aspirarlo e posizionare al suo posto una lente intraoculare. Grazie alla sostituzione del cristallino, è possibile correggere anche eventuali difetti di rifrazione preesistenti come miopia, ipermetropia o astigmatismo.

A partire dal 2021, tra le opzioni disponibili presso la struttura pugliese per la sostituzione del cristallino negli interventi di cataratta e nei trattamenti di chirurgia facorefrattiva (per la correzione dei difetti visivi), sono a disposizione le lenti intraoculari progressive EDOF di ultima generazione.

Al Dott. Antonio Provenzano abbiamo chiesto quali sono le caratteristiche di queste lenti e in cosa differiscono da quelle utilizzate fino a oggi.
 

In cosa consiste l’innovazione delle ultime lenti intraoculari EDOF?

Le lenti intraoculari (le IOL, Intra Ocular Lens, chiamate comunemente cristallini artificiali) che si applicano dopo l’intervento di cataratta tradizionale sono monofocali, cioè permettono all’occhio di mettere a fuoco solo da lontano o solo da vicino, per cui il paziente deve in ogni caso utilizzare un occhiale per correggere il difetto residuo di visione.
I progressi tecnologici hanno dato vita al cristallino multifocale, che consente di mettere a fuoco da lontano, a distanza intermedia e da vicino, e dunque permette ai pazienti di essere indipendenti dall’uso degli occhiali dopo il trattamento

L’ultima innovazione, in ordine di tempo, è la lente intraoculare progressiva EDOF (Extended Depth Of Focus), un cristallino a estesa profondità di fuoco, o aumentata profondità di fuoco. Si tratta di una IOL cosiddetta Premium, che offre un’eccellente qualità della visione e un rapido recupero.
 

Come funziona la tecnologia del cristallino artificiale  EDOF?

La tecnologia della lente intraoculare progressiva EDOF è basata su di un’innovazione ingegneristica brevettata che aumenta la profondità di fuoco, al fine di generare una multifocalità progressiva (fuochi continui) e, quindi, correggere la presbiopia.
Caratteristica di queste IOL EDOF è l’impianto di un cristallino nell’occhio dominante e di un altro cristallino lievemente diverso (con gradazione leggermente inferiore) nell’altro occhio, per creare due ottiche complementari e ottenere un beneficio visivo superiore.
Questa differenza, infatti, dà vita a una sinergia nella visione grazie al neuroadattamento, il processo per cui il cervello corregge automaticamente l’immagine affinché la percezione finale sia il più fedele possibile a quella reale. Il risultato è una visione di qualità superiore, oltre che la riduzione di sintomi comuni ad altri tipi di IOL multifocali, come gli aloni e la sensazione di abbagliamento dopo l’intervento.
 

Per chi sono indicate le IOL EDOF?

I candidati ideali a questa tecnologia sono ipermetropi sopra ai 50 anni, miopi sopra ai 55 anni e, in generale, astigmatici con un difetto non superiore a una diottria, che devono effettuare l’intervento di cataratta o un trattamento di facorefrattiva.
Sono sempre di più, infatti, i pazienti tra i 50 e i 60 anni che scelgono di “anticipare” l’intervento di cataratta ed effettuare la sostituzione del cristallino anche per sfruttare questa tecnologia per la correzione di un difetto visivo, a scopo refrattivo. Lo stile di vita di oggi, a quell’età, è molto più attivo rispetto anche solo a 10-15 anni fa, ed è utile avere performance visive migliori, sia da lontano che da vicino, per il lavoro, per il tempo libero, per l’attività sportiva.
 

Tempi di recupero

L’Unità operativa di Oculistica di Città di Lecce Hospital ha ideato un percorso snello e al tempo stesso personalizzato, che permette al paziente di sentirsi a proprio agio in un ambiente confortevole e di trascorrere in sede non più di un’ora, e all’équipe medica di eseguire l’intervento in maniera veloce e sicura.
Gli interventi di cataratta e di facorefrattiva durano pochi minuti, in assenza di complicanze, e vengono effettuati in regime di Day Service. Si eseguono successivamente tre controlli con lo specialista: uno post-operatorio, a distanza di 24 ore, uno a distanza di una settimana e uno a un mese dall’intervento.
 

Per ulteriori informazioni contatta Città di Lecce Hospital allo 0832.229111
o compila il form contatti

Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Provenzano

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